Il padre Saluzzi, che compirà 90 anni a maggio, non ha perso nulla del suo entusiasmo giovanile per la collaborazione artistica o per l'avventurarsi oltre i confini stilistici: "Cerco sempre di entrare in contatto con nuove idee al di fuori del mio ambiente abituale", afferma, continuando a ricercare contesti che offrano, come dice lui, "potenzialità di crescita sia musicale che umana". Il sodalizio fiorì dopo che Jacob Young e José Saluzzi tennero concerti in duo in Argentina nel 2022. Dino Saluzzi, presente tra il pubblico di un concerto a Buenos Aires, suggerì a Jacob di tornare l'anno successivo per un progetto discografico in trio. Onorato di essere stato invitato a suonare con il grande bandoneonista, Young fu doppiamente contento di essere invitato a portare del materiale alla sessione. I suoi contributi compositivi includono il brano ritrattistico "Dino Is Here", che offre un omaggio e si avvicina al mondo del rubato del tango, dove la nozione di pulsazione è elastica e le atmosfere sono spesso più vicine alla musica da camera che al jazz. Nella sezione modale centrale del brano, le chitarre fungono da base ritmica stratificata, "per dare a Dino lo spazio per commentare in alto ed essere libero".
Le composizioni di Dino includono alcune rivisitazioni di opere giovanili. I fan di lunga data della sua storia con l'ECM, ad esempio, ricorderanno "Tiempos de ausencias" (Tempi di assenza) da Volver, la vivace collaborazione di Saluzzi con Enrico Rava del 1986. "Y amo a su hermano", nel frattempo, faceva parte del repertorio di un trio di breve durata con Charlie Mariano e Wolfgang Dauner. E sebbene sia allettante pensare a Dino come al vecchio vagabondo della title track – anche perché qui è eseguita da solo – "El Viejo Caminante" è un brano vintage di Saluzzi, uno dei suoi vividi schizzi di carattere, suonato per la prima volta dal maestro di bandoneon molto tempo fa.
Dino vede l'album attuale come una raccolta di musica di epoche e luoghi diversi che tocca il tango, la musica popolare argentina e il jazz, e rende queste allusioni qualcosa di nuovo. I riferimenti al jazz, infatti, sono più specifici questa volta con l'inclusione di un paio di standard, "Someday My Prince Will Come" e "My One and Only Love", così come "Northern Sun", un brano di Karin Krog. Con il suo repertorio ampio, la sua scelta compositiva e l'insolito sound d'insieme, El Viejo Caminante appare, come osserva José Saluzzi, "speciale e molto organico". Un brano di José, "La Ciudad de los Aires Buenos", invita l'ascoltatore nel particolare mondo sonoro dell'album e ha il sapore di un'ouverture, offrendo uno sguardo sulle regioni che stanno per essere esplorate...
"Buenos Aires 1950" di Dino offre flashback dell'epoca in cui Saluzzi era un membro junior dell'Orquesta de Radio El Mundo. "Questo bandoneon mi accompagna da anni. A volte mi fa piangere, a volte mi parla, ma non finisce mai di raccontarmi tutto", rifletteva Dino parlando al pubblico di un concerto in trio poco prima della registrazione. In questa particolare costellazione, i due chitarristi impreziosiscono i frammenti di memoria e sviluppano ulteriormente la storia, che è al tempo stesso nostalgica e ricca di insegnamenti duraturi per il presente.
L'album sarà disponibile l'11 luglio 2025 tramite ECM.

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