Miles Davis Septet, Palazzo dello Sport, Torino 1971

Mentre il settetto di Miles Davis si avvicinava alla fine del tour di 5 settimane del Newport Festival in Europe del 1971, la band iniziò a esibirsi con la determinazione e l'estasi di un maratoneta nell'ultimo miglio. 

I groove familiari scorrevano profondi e pesanti, un soffio di imprevedibilità guidava le jam in territori insoliti e il settetto rimaneva straordinariamente compatto nonostante il suo itinerario estenuante. Questa performance dal Palazzo dello Sport di Torino, architettonicamente futuristico ma acusticamente mediocre, è un ottimo esempio della formazione al suo massimo delirio.

La registrazione del pubblico è un po' confusa e presenta alcuni inserimenti/drop-in verso la fine del set, ma include quasi l'intero spettacolo. L'esibizione è stata anche filmata e montata con mano piuttosto pesante per un programma chiamato "Jazz on the Screen". Sebbene nessuno dei brani venga mostrato per intero, l'audio del soundboard rappresenta un notevole miglioramento e il film cattura alcuni momenti memorabili, tra cui la reazione di Miles all'interruzione del suo assolo da parte di Keith Jarrett durante l'incredibile intro funky di "What I Say" (visibile qui).

"Directions" emerge come da una profondità cavernosa, con l'intensità della band che emerge dalla poltiglia sonora e l'eco imponente che conferisce ai fiati una profondità inebriante. Sebbene il basso sia un puro gorgoglio gutturale e quasi completamente informe, è incredibile quanto Michael Henderson si sia concentrato sulle percussioni. 

"What I Say" è un disastro registrato su nastro, ma il video rivela una delle migliori introduzioni del tour: la fedeltà si schiarisce un po' quando Miles prende il controllo e guida la band verso il brano vero e proprio, sebbene le sonorità siano appena abbastanza nitide da rivelare le sezioni distinte. 

Miles e Jarrett duettano in un'insolita eterea introduzione di "Honky Tonk", così tranquilla e serena che il ronzio delle bobine del nastro è udibile sopra il volume del palco. Più avanti, Bartz viene sbalzato in aria mentre Ndugu e Henderson si lanciano in una camminata a razzo sotto il suo assolo – visibilmente agitato, sembra gettare la spugna prima che Miles si riprenda allegramente. 

Jarrett guida la band in "Funky Tonk" con un assolo senza accompagnamento straziante e soul (di nuovo, rappresentato molto meglio nel video) prima che la band si lanci e ci perdiamo in un'ondata di torbide tenebre funky. C'è tanta sottile bellezza appena sotto la superficie di questa cacofonia – si spera che un giorno un documento ad alta fedeltà emerga e la riveli.

Ecco un estratto del concerto, trasmesso dalla RAI



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