La scelta non è casuale: Collier, da sempre affascinato dalle armonie vocali e dalla sensibilità compositiva di Brian Wilson, ha trovato in questo pezzo minore del repertorio un perfetto equilibrio tra malinconia e raffinatezza.
L’idea di reinterpretarlo è nata quasi per gioco, durante il solstizio d’estate del 2024. In quell’occasione l’artista inglese registrò in poche ore una versione intima e spontanea, senza pensare a una pubblicazione ufficiale.
La morte di Brian Wilson, avvenuta l’11 giugno 2025, ha poi trasformato quella registrazione in qualcosa di più profondo: un gesto di riconoscenza verso uno dei suoi più grandi punti di riferimento.
La nuova versione si distingue per la sua essenzialità. Collier si affida alle sue chitarre Taylor a cinque e dieci corde, costruendo un tessuto sonoro delicato, fatto di armonie strette e timbri caldi. Ne emerge un’atmosfera meditativa, che lascia spazio all’emozione pura e rende omaggio allo spirito originale del brano, filtrato attraverso la sensibilità contemporanea di un musicista abituato a muoversi tra generi e sperimentazioni.
Ad accompagnare l’uscita del singolo c’è un video animato realizzato dall’illustratore Dávid Pogran, che traduce in immagini la leggerezza e l’intensità della musica. Il risultato è un lavoro che va oltre la semplice cover e si configura come un vero tributo, capace di rievocare il legame tra stagioni, ricordi e la fragilità del tempo che passa.

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