Take Five: Wynton Marsalis e i Sachal Studios al Marciac Jazz Festival 2013

“Take Five”, scritto da Paul Desmond e portato al successo dal Dave Brubeck Quartet negli anni Sessanta, è uno di quei pezzi che hanno fatto la storia del jazz, al punto da diventare un vero e proprio simbolo del genere. 

Eppure, ogni nuova interpretazione riesce a far emergere sfumature inedite, soprattutto quando mondi musicali apparentemente lontani si incontrano sullo stesso palco.

È il caso della performance registrata al Marciac Jazz Festival nel luglio 2013, in cui il leggendario trombettista Wynton Marsalis si unisce ai Sachal Studios, ensemble pakistano che da anni lavora per creare un ponte tra la tradizione musicale sud-asiatica e il jazz occidentale. Si tratta della loro prima collaborazione ufficiale, un evento che già in sé racchiude un significato simbolico: il jazz, musica universale per eccellenza, capace di unire artisti e culture di ogni parte del mondo.

I Sachal Studios, conosciuti anche come Sachal Jazz Ensemble, hanno guadagnato fama internazionale proprio grazie a questa visione di fusione musicale. Nei loro arrangiamenti, sitar, tabla e strumenti della tradizione indiana dialogano con pianoforte, contrabbasso e batteria, creando un tessuto sonoro ricco di colori e contaminazioni. 

Al loro fianco, Marsalis, trombettista tra i più influenti del nostro tempo, direttore artistico della Jazz at Lincoln Center Orchestra e instancabile ambasciatore del jazz classico, aggiunge la sua voce autorevole e inconfondibile.

La scelta di eseguire “Take Five” non è casuale: il brano, con il suo celebre tempo in 5/4 e l’andamento ipnotico, si presta a essere reinterpretato e reinventato. In questa versione, la melodia familiare acquista nuove sfumature, sospinta da un intreccio ritmico che unisce Occidente e Oriente. È un dialogo continuo, dove la tromba di Marsalis si intreccia con le linee degli strumenti dei Sachal Studios, creando un equilibrio sorprendente tra rigore jazzistico e libertà improvvisativa.

Il contesto contribuisce a rendere questa performance ancora più speciale. Il Marciac Jazz Festival, che si svolge ogni estate nella piccola cittadina francese di Marciac, è uno degli appuntamenti più amati dagli appassionati. L’atmosfera raccolta e calorosa del festival offre la cornice ideale per un incontro che va oltre la semplice esibizione: sul palco si materializza un vero e proprio scambio culturale, un ponte musicale che celebra la diversità e l’unità attraverso il jazz.

Guardando il video, colpisce non solo la qualità musicale, ma anche l’energia visiva: gli sguardi tra i musicisti, i sorrisi, la naturalezza con cui tradizioni differenti si fondono in un linguaggio comune. È la dimostrazione concreta di come il jazz non sia mai un repertorio fisso, ma piuttosto una forma di dialogo vivo, capace di adattarsi, trasformarsi e continuare a raccontare nuove storie.

In definitiva, questa versione di “Take Five” firmata da Wynton Marsalis e dai Sachal Studios è molto più di un omaggio a un classico. È un invito a riscoprire il jazz come spazio di incontro, di apertura e di continua reinvenzione. Un video che non ci si stanca mai di guardare, perché racconta con la musica ciò che le parole da sole non riuscirebbero a dire. 

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