Pubblicato nel luglio 2025, "Blue DNA" presenta Bergonzi in collaborazione con il Carl Winther Trio, formazione danese guidata dal pianista Carl Winther e completata dal contrabbassista Anders Mogensen (che firma anche la produzione sull'etichetta AMM) e dal batterista Rune Fog-Nielsen.
L'album si compone di 11 brani per una durata complessiva di circa 65 minuti, offrendo un percorso musicale che attraversa composizioni originali di Bergonzi e rivisitazioni del suo repertorio consolidato.
Bergonzi, ora settantasettenne, continua a dimostrare quella passione e quella profondità espressiva che lo hanno reso un punto di riferimento nel panorama jazzistico internazionale. Noto non solo come straordinario strumentista ma anche come compositore ed educatore influente, il sassofonista americano porta in questo progetto la saggezza di una lunga carriera senza perdere la freschezza interpretativa che lo contraddistingue.
La collaborazione con il trio danese rappresenta un felice incontro tra generazioni e culture musicali diverse. Carl Winther al piano mostra un approccio empatico e complementare allo stile di Bergonzi, mentre la sezione ritmica formata da Mogensen e Fog-Nielsen fornisce una base solida ma mai invadente, permettendo al leader di esprimere appieno la sua visione artistica.
"Blue DNA" si caratterizza per un suono caldo e maturo, che privilegia l'ascolto serale e la riflessione. L'album presenta quella che i critici definiscono una qualità "vissuta", un mix che restituisce l'intimità di una performance dal vivo mantenendo la precisione di una registrazione in studio.
Il repertorio include brani già noti ai fan di lunga data come "Czech Mate" (precedentemente presente in "Extra Extra") e "Tilt" (dall'omonimo album), accanto a nuove composizioni che mostrano la continua evoluzione creativa dell'artista. Particolarmente apprezzata la traccia "Jab", descritta come un esempio perfetto della sensibilità romantica di Bergonzi.
L'approccio di Bergonzi in questo album riflette la sua profonda conoscenza della tradizione jazz, attingendo alle lezioni di giganti come Sonny Rollins e John Coltrane, ma filtrandole attraverso una sensibilità moderna e personale.
La critica specializzata ha accolto "Blue DNA" con favore, sottolineando come l'album rappresenti un perfetto equilibrio tra tecnica e sentimento. La musica di Bergonzi viene descritta come capace di trasformare la competenza strumentale in emozione pura, guidando l'ascoltatore in un viaggio che non ha bisogno di mappe per raggiungere il cuore delle cose.
L'album si inserisce nel filone del jazz contemporaneo che valorizza la melodia e l'espressività senza rinunciare alla complessità armonica, offrendo un'esperienza d'ascolto che parla tanto agli appassionati quanto ai neofiti del genere.
"Blue DNA" conferma Jerry Bergonzi come uno degli interpreti più maturi e consapevoli del jazz contemporaneo. L'album rappresenta non solo un momento di sintesi della sua carriera artistica, ma anche una dichiarazione di vitalità creativa che, a dispetto dell'età, continua a produrre musica di alta qualità e profonda bellezza.
Per chi cerca nel jazz contemporaneo quella combinazione di tradizione e innovazione che ha sempre caratterizzato i grandi del genere, "Blue DNA" si presenta come un ascolto imprescindibile, capace di regalare nuove scoperte ad ogni audizione.

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