Nato il 13 agosto 1955 a Greenwood, Mississippi, e scomparso prematuramente il 29 maggio 2013 ad Allentown, Pennsylvania, Miller ha lasciato un'impronta indelebile nella storia del jazz contemporaneo.
La storia musicale di Mulgrew Miller inizia presto: iniziò a suonare il pianoforte all'età di 6 anni, si esibiva già a 10 anni e alle superiori lavorava in un trio jazz locale, suonando musica R&B ai balli e gospel in chiesa. La sua passione per il jazz si accese all'età di quattordici anni quando vide il pianista Oscar Peterson nel programma televisivo "The Joey Bishop Show".
Influenzato soprattutto da Oscar Peterson (e successivamente da McCoy Tyner), Miller sviluppò uno stile distintivo che avrebbe definito il mainstream del post-bop per più di tre decenni.
Il percorso professionale di Miller lo portò a collaborare con alcuni dei nomi più illustri del jazz. Come musicista che servì sotto Art Blakey e con la Duke Ellington Orchestra, Miller può essere sentito su più di 500 album, inclusi diversi con le sue proprie band.
Lavorò estensivamente con la cantante Betty Carter, il trombettista Woody Shaw e il batterista Tony Williams. Dal 1987, guidò un sestetto chiamato Wingspan in performance e registrazioni occasionali, che spesso includevano le sue composizioni originali.
Amato da multiple generazioni di colleghi musicisti per il suo stile autorevole e flessibile e per la sua generosa attività di mentoring, Miller non era solo un virtuoso del pianoforte, ma anche un educatore appassionato. La sua capacità di trasmettere conoscenza e passione per il jazz ha formato generazioni di musicisti.
Molti dei più eminenti musicisti jazz dei tempi recenti — il trombettista Roy Hargrove, il bassista Dave Holland e i sassofonisti Kenny Garrett, John e tanti altri hanno beneficiato della sua collaborazione e del suo insegnamento.
Lo stile di Miller fu influente nel jazz durante gli anni '80 e '90, nella tradizione di Oscar Peterson, McCoy Tyner e Kenny Barron. Le sue composizioni e il suo approccio all'improvvisazione continuano a ispirare pianisti di tutto il mondo.
Ci volle del tempo perché Miller emergesse anche come compositore e arrangiatore, ma quando lo fece, i risultati furono straordinari. Albums come "Wingspan" (1987), "Countdown" (1988) con Joe Henderson, Ron Carter e Tony Williams, e "Hand In Hand" (1992) rappresentano alcuni dei suoi lavori più sofisticati.
A 70 anni dalla sua nascita, il mondo del jazz continua a celebrare l'eredità di Mulgrew Miller. La sua morte a soli 57 anni ha rappresentato una perdita enorme per la comunità musicale internazionale, ma la sua influenza vive attraverso le registrazioni, gli studenti che ha formato e i musicisti che continuano a essere ispirati dal suo esempio.

Nessun commento:
Posta un commento