Immaginate Hackensack, New Jersey, giugno 1959. Negli studi leggendari di Rudy Van Gelder - quello stesso Van Gelder che ha immortalato i suoni di Miles Davis, John Coltrane e Bill Evans - Benny Golson si prepara a registrare quello che sarebbe diventato il suo quinto album. Non è più il giovane sassofonista che muoveva i primi passi con Lionel Hampton; ormai è un veterano, un compositore affermato che ha già lasciato il segno nelle big band di Dizzy Gillespie.
"Gone With Golson" nasce in questo contesto di maturità artistica. L'album cattura perfettamente lo spirito del hard bop dell'epoca: quella fusione irresistibile di bebop cerebrale e soul music che stava conquistando i club di New York. Golson non si limita a suonare; compone, arrangia, dirige. Quattro dei sei brani dell'album portano la sua firma, testimoniando una creatività che va ben oltre l'esecuzione strumentale.
Quello che rende "Gone With Golson" particolarmente affascinante è proprio questa dimensione compositiva. Golson non è mai stato solo un interprete, ma un architetto del suono. Le sue composizioni hanno quella qualità rara nel jazz: sono immediatamente riconoscibili, melodicamente accattivanti, ma mai banali. Accanto ai suoi pezzi, l'album include "Staccato Swing" di Ray Bryant e l'immortale "Autumn Leaves", creando un equilibrio perfetto tra originalità e tradizione.
È interessante notare come Golson riesca a mantenere un filo conduttore stilistico pur esplorando territori compositivi diversi. Ogni brano ha una personalità distinta, eppure l'album mantiene una coerenza che è il marchio dei grandi dischi jazz.
Ora, oltre sessant'anni dopo, Craft Recordings ci offre la possibilità di riscoprire questo capolavoro con una qualità sonora che probabilmente supera quella dell'edizione originale. La ristampa, disponibile dal 25 luglio 2025, è un esempio di come la tecnologia moderna possa servire la musica del passato senza tradirne lo spirito.
Kevin Gray, il mago della masterizzazione presso Cohearent Audio, ha lavorato esclusivamente in analogico, rispettando la natura originale delle registrazioni di Van Gelder. Il vinile da 180 grammi stampato presso RTI garantisce una stabilità e una durata superiori, mentre la copertina gatefold tip-on realizzata da Stoughton Printing è un piccolo capolavoro di packaging che fa onore al contenuto.
"Gone With Golson" rappresenta un momento particolare nella storia del jazz: quello in cui l'hard bop aveva raggiunto la sua piena maturità espressiva, prima che le avanguardie degli anni '60 iniziassero a frammentare il linguaggio jazzistico. È jazz accessibile ma sofisticato, tradizionale ma innovativo.
La bellezza di questa ristampa sta anche nella sua capacità di creare ponti generazionali. I collezionisti che hanno conosciuto Golson negli anni d'oro potranno finalmente possedere una copia di qualità superiore di un album che magari hanno cercato per anni. I giovani appassionati, cresciuti nell'era digitale, avranno l'opportunità di scoprire come il jazz suonava quando era ancora un linguaggio in evoluzione, non un patrimonio da museo.
Naturalmente, Craft Recordings non ha dimenticato l'era digitale. La disponibilità in formati lossless come FLAC e ALAC permette di apprezzare la qualità della masterizzazione analogica anche attraverso sistemi hi-fi digitali di qualità. È un approccio intelligente che non esclude nessuno dalla possibilità di godere di questa musica straordinaria.
"Gone With Golson" non è solo una ristampa; è un atto d'amore verso una musica che ha formato generazioni di musicisti e appassionati. In un mercato discografico spesso dominato dalle logiche commerciali immediate, iniziative come questa della serie Original Jazz Classics dimostrano che c'è ancora spazio per la qualità, per l'attenzione ai dettagli, per il rispetto della storia musicale.
Benny Golson ci ha lasciati il 21 settembre 2024 all'età di 95 anni, portando con sé sette decenni di storia del jazz. La sua scomparsa rende questa ristampa ancora più preziosa: non è solo il ritorno di un capolavoro, ma un tributo postumo a uno dei giganti del hard bop.
"Gone With Golson" assume così un significato doppio: celebra la grandezza di un musicista nel pieno della sua maturità artistica e onora la memoria di un uomo che ha dato forma al suono del jazz moderno. Golson avrebbe sicuramente apprezzato vedere il suo lavoro di oltre sessant'anni fa trattato con tale cura e rispetto, accessibile ora con una fedeltà sonora che Van Gelder stesso avrebbe ammirato.
Questa ristampa non è solo un risveglio dal sonno dei cataloghi dimenticati: è un atto d'amore verso un maestro che non c'è più, ma la cui musica continua a vivere e a emozionare. Il jazz di Benny Golson è immortale, e questa edizione lo dimostra nel modo più bello possibile.

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