Yuri Goloubev a Legnano

Nella splendida cornice del Castello Visconteo di Legnano, in collaborazione con l’amministrazione comunale e all’interno del palinsesto di eventi intitolato La Bella Estate, sabato 23 agosto (ore 21, ingresso libero con donazione) sarà di scena il trio guidato dal contrabbassista russo Yuri Goloubev, special guest il sassofonista Gianluca Zanello. In caso di maltempo, il concerto si svolgerà presso il Cinema Sala Ratti.

Classe 1972, moscovita di nascita ma da tempo residente in Italia, contrabbassista e compositore di formazione classica, Yuri Goloubev è uno dei più stimati e apprezzati musicisti a livello europeo. 

Dal 1992 al 2004 è stato primo contrabbasso dei Solisti di Mosca, una delle più celebri orchestre da camera del mondo, per poi dedicarsi alla sua più autentica vocazione, il jazz, diventando in breve tempo uno degli interpreti più richiesti della scena internazionale. Condivideranno il palco con lui il pianista Simone Locarni, giovane talento in rapida ascesa, che ha riscosso il plauso della critica e fatto incetta di premi in Italia e in Europa, e l’esperto Marco Zanoli, batterista di vaglia e storico collaboratore di Goloubev in molti progetti. A completare la formazione ci sarà, nei panni dell’ospite speciale, Gianluca Zanello, sassofonista dotato di un’inconfondibile vena lirica.

A Legnano, i quattro musicisti presenteranno l’ultimo lavoro discografico del leader, intitolato Non Standard Approach, in cui gli standard jazz vengono affrontati in modo non convenzionale tra giochi di parole, sottili momenti di umorismo e libere improvvisazioni. 

In questo album, Goloubev ha ribattezzato alcuni brani celebri: Moon River si è trasformato in Moon Raver, All The Things You Are è diventato All The Things You Aren’t e Tea For Two è stato modificato in Coffee For Seven. La scaletta del concerto includerà anche alcuni pezzi meno noti come, per esempio, le interpretazioni di Goloubev della colonna sonora composta da Luis Bacalov per il film Il Postino e del brano Ceora di Lee Morgan.

Lontano dagli stereotipi del jazz contemporaneo, in cui il groove prende spesso il sopravvento sulla melodia e sull’armonia, la formazione guidata da Goloubev crea un perfetto equilibrio tra tutti questi aspetti, proponendo un suono coeso e affascinante.

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