John Zorn & JACK Quartet – The Complete String Quartets

La pubblicazione di The Complete String Quartets segna un punto fondamentale non solo nella sterminata discografia di John Zorn, ma anche nella storia recente della musica contemporanea. 

Per la prima volta raccolte in un unico cofanetto, le sue opere per quartetto d’archi vengono presentate in un corpus completo, testimonianza della vastità immaginativa e della radicale libertà che da sempre contraddistinguono la poetica del compositore newyorkese.

Zorn ha attraversato territori musicali diversissimi – dal jazz d’avanguardia alla musica da film, dal metal estremo alla sperimentazione più lirica – eppure il quartetto d’archi è rimasto per lui un laboratorio privilegiato. È una forma classica, rigorosa, con un peso storico enorme, che Zorn affronta con la sua consueta attitudine iconoclasta: la tradizione di Haydn, Beethoven e Bartók viene messa in dialogo con pulsioni improvvisative, gesti drammatici, improvvisi contrasti e silenzi carichi di tensione.

A dare vita a queste partiture è il JACK Quartet, formazione statunitense fondata nel 2005 e oggi considerata tra le più autorevoli interpreti di musica contemporanea. L’ensemble è composto da Christopher Otto e Austin Wulliman ai violini, John Pickford Richards alla viola e Jay Campbell al violoncello. 

In pochi anni si è guadagnato una reputazione internazionale per la precisione tecnica, l’audacia e la capacità di affrontare repertori complessi e radicali, collaborando con compositori come Helmut Lachenmann, Georg Friedrich Haas, Iannis Xenakis, e naturalmente lo stesso Zorn. La sigla “JACK” non è solo un nome, ma anche un acronimo dei loro primi membri, segno di un’identità collettiva forte e condivisa.

Le opere raccolte in questo cofanetto mostrano l’ampiezza del linguaggio di Zorn: passaggi lirici e rarefatti che sfiorano il silenzio convivono con esplosioni ritmiche, strappi violenti, dissonanze estreme e momenti di struggente bellezza. Ogni quartetto appare come un microcosmo, ma ascoltati nell’insieme compongono un grande affresco della sua ricerca musicale. È come se Zorn avesse trascritto sulla pagina il suo universo interiore, restituendo al quartetto d’archi la forza di un linguaggio ancora vivo, capace di scuotere e sorprendere.

Con The Complete String Quartets si ha la possibilità di seguire l’evoluzione di un pensiero musicale che sfugge a ogni etichetta, in un continuo equilibrio tra disciplina e libertà, tra il peso della tradizione e la voglia di spingersi oltre. Per chi conosce Zorn, è un tassello imprescindibile; per chi si avvicina per la prima volta al suo mondo, una porta d’ingresso affascinante verso una delle avventure creative più radicali e visionarie degli ultimi decenni.

In un'epoca in cui i confini tra generi musicali diventano sempre più fluidi, The Complete String Quartets rappresenta un modello di come l'arte possa evolversi mantenendo le proprie radici e guardando coraggiosamente al futuro.

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