Questo album del 1955, originariamente pubblicato dalla Pacific Jazz, documenta uno dei momenti più innovativi e influenti del jazz della West Cost, catturando l'essenza di quello che sarebbe diventato noto come "chamber jazz" attraverso una formazione strumentale del tutto unica.
Il batterista e bandleader Foreststorn "Chico" Hamilton aveva già alle spalle un'esperienza significativa come sideman, avendo accompagnato leggende come Lester Young, Gerry Mulligan, Count Basie e Lena Horne. Ma fu nel 1955 che la sua visione artistica trovò piena espressione nella formazione di un quintetto che avrebbe rivoluzionato il modo di concepire il jazz da camera. L'idea di utilizzare il violoncello come strumento conduttore, affiancato da flauto, chitarra, contrabbasso e batteria, creava un sound completamente nuovo nel panorama jazzistico dell'epoca.
Il quintetto documentato in questa registrazione presenta una strumentazione che all'epoca appariva audace e sperimentale. Buddy Collette, polistrumentista di eccezionale versatilità, alternava flauto, sassofono alto e tenore, e clarinetto, dimostrando una padronanza tecnica e una sensibilità musicale che lo avevano già reso una figura di spicco nella scena jazz di Los Angeles. La sua capacità di passare da uno strumento all'altro senza soluzione di continuità, adattando il proprio approccio espressivo alle diverse timbriche, conferiva al gruppo una ricchezza sonora straordinaria.
Fred Katz al violoncello rappresentava l'elemento più innovativo della formazione. Il suo background classico si fondeva perfettamente con la sensibilità jazz, creando linee melodiche che potevano essere tanto liriche quanto ritmicamente incisive. Il violoncello di Katz non si limitava a fornire supporto armonico, ma diventava spesso voce solista, dialogando alla pari con gli altri strumenti della formazione.
Jim Hall alla chitarra, già allora riconosciuto come uno dei maestri dello strumento nel jazz, apportava quella sofisticazione armonica che sarebbe diventata il suo marchio distintivo. La sua capacità di creare accompagnamenti complessi senza mai appesantire la texture musicale si rivelava fondamentale per l'equilibrio del gruppo. Carson Smith al contrabbasso completava la formazione fornendo quella solidità ritmica indispensabile, mentre Hamilton stesso alla batteria dimostrava una sensibilità per le dinamiche e i colori sonori che andava ben oltre il semplice tenere il tempo.
La registrazione del 1955, effettuata negli studi della Pacific Jazz il 23 agosto e completata con una sessione dal vivo al club The Strollers di Long Beach poche settimane dopo, cattura perfettamente l'essenza di quello che Hamilton e i suoi musicisti stavano creando. Si trattava di un jazz che abbracciava la raffinatezza della musica da camera europea senza rinunciare all'energia improvvisativa e al groove tipicamente americani.
Il repertorio alternava composizioni originali dei membri del gruppo a rielaborazioni di standard, tutti filtrati attraverso questa lente sonora innovativa.
La dimensione cinematica di questa musica, evidenziata dalla sua eleganza e dal suo carattere evocativo, non passò inosservata all'industria dell'intrattenimento. Non a caso, il quintetto di Hamilton sarebbe presto diventato una presenza regolare nelle colonne sonore di film e programmi televisivi, contribuendo a definire il sound del jazz hollywoodiano degli anni Cinquanta.
L'edizione Tone Poet di questo classico rappresenta il massimo che la tecnologia di masterizzazione contemporanea possa offrire per la valorizzazione di registrazioni storiche. Prodotta da Joe Harley e masterizzata da Kevin Gray direttamente dai master tape analogici originali, questa ristampa offre una qualità sonora che supera spesso le edizioni originali dell'epoca.
Kevin Gray, considerato uno dei più grandi maestri della masterizzazione per vinile, ha applicato a questo progetto tutta la sua esperienza e la sua sensibilità artistica. Il risultato è una resa sonora che permette di apprezzare ogni sfumatura timbrica degli strumenti, dalla delicatezza del flauto di Collette alla ricchezza armonica della chitarra di Hall, dalla profondità del violoncello di Katz alla precisione ritmica della sezione Hamilton-Smith.
La pressione su vinile 180 grammi effettuata presso RTI (Record Technology Inc.) garantisce una stabilità e una durata superiori, mentre la confezione deluxe con copertina tip-on riproduce fedelmente l'estetica dell'edizione originale Pacific Jazz, arricchita dalla qualità costruttiva caratteristica della serie Tone Poet.
L'importanza storica di questo album va oltre il valore puramente musicale. Esso documenta un momento di straordinaria creatività nella scena jazz californiana, quando musicisti come Hamilton, Collette e Hall stavano sperimentando nuove forme espressive che avrebbero influenzato generazioni successive di artisti. La formazione cameristica del quintetto anticipava tendenze che sarebbero diventate centrali nel jazz degli anni Sessanta e Settanta.
La presenza di Buddy Collette, in particolare, rappresenta un elemento di continuità con la tradizione jazz afroamericana di Los Angeles, una scena spesso meno conosciuta rispetto a quelle di New York o Chicago ma altrettanto vitale e innovativa. La sua collaborazione con Hamilton creava un ponte tra diverse generazioni e approcci stilistici, risultando in una musica che parlava tanto al passato quanto al futuro del jazz.
Per i collezionisti di vinile e gli appassionati di jazz, questa edizione Tone Poet rappresenta un'opportunità unica di possedere uno dei capolavori meno noti ma più significativi del jazz degli anni Cinquanta in una veste sonora di qualità assoluta. La rarità delle edizioni originali Pacific Jazz e la loro quotazione sul mercato del collezionismo rendono questa ristampa ancora più preziosa, offrendo la possibilità di accedere a questa musica straordinaria senza le limitazioni economiche che spesso accompagnano l'acquisto di prime stampe d'epoca.
L'attenzione maniacale per i dettagli che caratterizza la serie Tone Poet, dalla selezione dei materiali alla cura dell'artwork, fa sì che questa edizione possa essere considerata definitiva per questo titolo. La qualità della registrazione originale, unita alle tecniche di masterizzazione contemporanee e alla pressione di alta qualità, garantisce un'esperienza di ascolto che fa giustizia alla bellezza e alla complessità di questa musica.
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