Una di queste è senza dubbio il concerto che il McCoy Tyner Trio tenne il 16 settembre 2006 al Monterey Jazz Festival, con ospiti d’eccezione come il vibrafonista Bobby Hutcherson e il trombettista Roy Hargrove.
Una formazione stellare che, davanti al pubblico californiano, diede vita a un dialogo musicale intenso, appassionato e profondamente radicato nella storia del jazz.
Il cuore della band era il trio di Tyner, formato dal contrabbassista Charnett Moffett e dal batterista Eric Kamau Gravatt. La loro presenza garantiva una base ritmica e armonica capace di sostenere e amplificare le visioni del pianista. Moffett, con il suo suono profondo e flessibile, dialogava con il pianismo possente e lirico di Tyner, mentre Gravatt, già noto per la sua esperienza con Weather Report, imprimeva al set una spinta propulsiva fatta di energia e complessità ritmica. Questo motore ritmico apriva la strada a un interplay fertile con i due ospiti.
Bobby Hutcherson, vecchio compagno di avventure di Tyner, portò il timbro cristallino del vibrafono, sospeso tra percussione e melodia. La sua voce musicale sembrava quasi galleggiare sopra le onde sonore del trio, aggiungendo una dimensione eterea al discorso collettivo. A completare il quadro, Roy Hargrove, con il suo suono caldo e lirico, rappresentava la generazione successiva, unendo radici tradizionali a una sensibilità contemporanea che donava al gruppo un respiro nuovo.
Il Monterey Jazz Festival, che dagli anni ’50 è una delle vetrine più prestigiose per il jazz internazionale, si trasformò quella sera in una fucina di emozioni: l’energia del live, l’arte dell’improvvisazione e l’incontro di mondi musicali diversi confluirono in una performance di rara intensità. Il video disponibile online, che documenta oltre un’ora di concerto, cattura la magia di quel momento irripetibile, testimoniando non solo la grandezza dei singoli interpreti, ma soprattutto la forza del dialogo collettivo.

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