Il sassofonista di New Orleans, nato nel 1966 da una famiglia di cantanti d'opera, offre qui una riflessione profonda sull'amore nelle sue molteplici sfaccettature, creando un album che fonde spiritualità, intimità e sofisticazione jazzistica in un equilibrio perfetto.
Tardy, che ha costruito la sua reputazione come uno dei musicisti più versatili della sua generazione attraverso collaborazioni con leggende come Elvin Jones, Tom Harrell, e il Jazz at Lincoln Center Orchestra di Wynton Marsalis, dimostra con questo progetto di aver raggiunto una piena maturità artistica.
La sua formazione classica al clarinetto, seguita dalla scoperta del sassofono jazz nei suoi primi vent'anni, si riversa in un approccio compositivo che abbraccia tanto la tradizione quanto l'innovazione contemporanea.
L'album presenta Tardy in compagnia di una formazione accuratamente selezionata che comprende Marcus Printup alla tromba, Keith Brown al pianoforte, Sean Conly al contrabbasso e Willie Jones III alla batteria. Questa scelta di musicisti non è casuale, ma riflette la volontà del leader di creare un ensemble capace di interpretare al meglio la sua visione artistica. Marcus Printup, trombettista dalle sonorità calde e melodiche, si rivela il partner ideale per Tardy, creando dialoghi strumentali che arricchiscono ogni composizione senza mai sovrastare il discorso principale.
Keith Brown al pianoforte fornisce un supporto armonico ricco e sofisticato, dimostrando una sensibilità particolare per le atmosfere intime che caratterizzano l'album. La sua capacità di alternare momenti di lirismo cristallino a passaggi di maggiore intensità espressiva si integra perfettamente con l'approccio compositivo di Tardy. Sean Conly al contrabbasso e Willie Jones III alla batteria completano la sezione ritmica con una solidità che non sacrifica mai la flessibilità e la capacità di adattarsi alle diverse dinamiche emotive dei brani.
La tracklist di "Abide In Love" rivela immediatamente l'ambizione tematica del progetto. I nove brani che compongono l'album esplorano diverse dimensioni dell'amore attraverso composizioni originali di Tardy. Questa scelta di concentrarsi interamente su materiale originale dimostra la maturità compositiva raggiunta dal sassofonista, che riesce a creare un universo sonoro coerente e personale.
Dal punto di vista stilistico, "Abide In Love" si colloca in una dimensione del jazz contemporaneo che sa guardare alla tradizione senza rinunciare a un linguaggio moderno e personale. Il sassofono tenore di Tardy, caratterizzato da un timbro caldo ma con una leggera ruvidità che gli conferisce personalità, dialoga costantemente con la tromba di Printup in un gioco di contrasti e complementarietà che ricorda i grandi quintetti della storia del jazz.
La produzione dell'album, curata per la WJ3 Records, evidenzia ogni dettaglio timbrico e ogni sfumatura dinamica, permettendo all'ascoltatore di cogliere appieno la ricchezza degli arrangiamenti e la qualità dell'interplay tra i musicisti. La registrazione cattura perfettamente l'intimità del gruppo, facendo sentire l'ascoltatore come se fosse presente in studio durante le sessioni.
"Abide In Love" si inserisce in una discografia che ha visto Tardy esplorare diverse dimensioni del jazz contemporaneo, da progetti più orientati al mainstream jazz fino a esperimenti che abbracciano influenze gospel, blues e musica classica. Questo nuovo lavoro rappresenta forse la sintesi più riuscita di tutte queste influenze, dimostrando come il sassofonista abbia raggiunto una voce artistica pienamente matura e riconoscibile.
La dimensione educativa che caratterizza gran parte dell'attività di Tardy, impegnato da anni nella formazione delle nuove generazioni di jazzisti, si riflette anche in questo album nella cura per i dettagli compositivi e arrangiatoriali. Ogni brano è costruito con la precisione di chi conosce profondamente il linguaggio jazzistico ma anche con la libertà espressiva di chi ha superato le barriere stilistiche per trovare una propria voce unica.
Per Gregory Tardy, questo album rappresenta probabilmente il punto più alto raggiunto finora nella sua carriera di leader, confermando la sua posizione tra i sassofonisti più importanti e personali del jazz contemporaneo. "Abide In Love" è un invito all'ascolto profondo e alla riflessione, un album che cresce con ogni ascolto.

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