Gianni Coscia & Alessandro D'Alessandro - 93-39/39-93

Il maestro Gianni Coscia, leggenda vivente della fisarmonica jazz italiana, torna alla ribalta discografica con un progetto dal titolo enigmatico quanto affascinante: "93-39/39-93". 

L'album è uscito lo scorso settembre 2024 per Encore Music, con l'Associazione Empoli Jazz nel ruolo di coproduttore, rappresentando un nuovo e intrigante capitolo nella straordinaria carriera di uno dei musicisti più innovativi del panorama jazz europeo.

Il titolo "93-39/39-93" presenta una struttura numerica palindromica che lascia spazio a molteplici interpretazioni. Potrebbe riferirsi a date significative, coordinate geografiche, o rappresentare un codice simbolico legato alla composizione musicale o alla vita dell'artista. 

Questa scelta stilistica riflette l'approccio intellettuale e raffinato di Coscia, sempre attento a creare opere che stimolino non solo l'ascolto ma anche la riflessione.

La produzione dell'album ha visto una collaborazione significativa tra diverse realtà del panorama musicale italiano. L'Associazione Empoli Jazz ha assunto il ruolo di coproduttore dell'intero progetto, dimostrando l'interesse delle istituzioni culturali locali nel sostenere progetti di alto profilo artistico come quello di Gianni Coscia.

La registrazione è stata curata da Jacopo Pesci, già collaboratore di artisti come Krishna Biswas, garantendo una qualità tecnica all'altezza dell'importanza artistica del progetto. La scelta del team tecnico riflette l'attenzione per i dettagli che caratterizza ogni aspetto della produzione.

La fisarmonica di Gianni Coscia e l'organetto di Alessandro D'Alessandro condividono la stessa famiglia organologica ma esprimono universi sonori diversi e complementari. Mentre Coscia ha trasformato la fisarmonica in un sofisticato veicolo espressivo per il jazz contemporaneo, D'Alessandro ha portato l'organetto verso territori di sperimentazione elettronica e contaminazione stilistica.

Questo incontro artistico promette di esplorare le possibilità timbriche e armoniche di due strumenti che, pur appartenendo alla stessa famiglia, offrono colori e possibilità espressive uniche. La combinazione tra l'esperienza jazzistica di Coscia e l'approccio sperimentale di D'Alessandro crea le premesse per un dialogo musicale ricco di sfumature e sorprese.

Nel corso della sua lunga carriera, Gianni Coscia ha sempre saputo reinventarsi mantenendo al contempo la propria identità artistica distintiva. Da album come "La briscola" del 1989, che si classificò al secondo posto del Top Jazz, fino alle collaborazioni più recenti, il maestro alessandrino ha dimostrato una capacità straordinaria di adattare il suo strumento alle evoluzioni del linguaggio jazzistico contemporaneo.

La fisarmonica, nelle mani di Coscia, diventa uno strumento capace di esprimere le sfumature più sottili dell'improvvisazione jazz, sfidando i pregiudizi e aprendo nuovi orizzonti espressivi. La sua tecnica raffinata e il suo approccio armonico sofisticato hanno influenzato generazioni di musicisti, non solo fisarmonicisti, contribuendo a ridefinire il ruolo di questo strumento nella musica colta.

"93-39/39-93" si inserisce in una discografia ricchissima che ha sempre saputo coniugare il rispetto per la tradizione musicale italiana con l'apertura alle innovazioni del jazz internazionale. Coscia ha sempre dimostrato una particolare abilità nel dialogo con musicisti di diverse generazioni e provenienze, creando progetti che trascendono le barriere stilistiche e generazionali.

La scelta di Encore Music come etichetta per questo nuovo progetto conferma l'interesse del mercato discografico per artisti di qualità che sanno coniugare ricerca artistica e accessibilità comunicativa. L'etichetta, nota per la sua attenzione ai progetti di valore culturale, rappresenta la cornice ideale per un'opera che promette di aggiungere un nuovo capitolo significativo alla discografia di uno dei maestri indiscussi del jazz europeo.

Con "93-39/39-93", Gianni Coscia conferma ancora una volta la sua capacità di sorprendere e innovare, mantenendo viva la curiosità del pubblico e della critica. L'album rappresenta non solo un nuovo lavoro discografico, ma un ulteriore tassello nella costruzione di un patrimonio artistico di inestimabile valore per la cultura musicale italiana ed europea.

Il progetto si presenta come un'opera che merita attenzione non solo da parte degli appassionati di jazz, ma da tutti coloro che apprezzano la ricerca artistica di qualità e l'innovazione nel rispetto della tradizione. L'enigmatico titolo promette sorprese e scoperte che solo l'ascolto attento potrà rivelare, confermando Gianni Coscia come uno degli artisti più affascinanti e imprevedibili del panorama musicale contemporaneo.

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