Dopo una carriera che lo ha visto protagonista sia in Europa che negli Stati Uniti, Magris torna con un progetto che sintetizza perfettamente la sua maturità artistica e la sua capacità di rinnovare il linguaggio jazzistico contemporaneo.
Roberto Magris è un musicista che ha saputo costruire una carriera davvero internazionale, muovendosi con disinvoltura tra Europa e America. La sua discografia precedente parla da sola: i suoi CD "Live in Miami", "Shuffling Ivories", "Match Point" e "Duo & Trio" sono stati votati da diversi critici americani tra i migliori album jazz rispettivamente del 2018, 2020, 2021 e 2022. Un riconoscimento ancora più prestigioso è arrivato nel 2019, quando il suo CD "Suite!" è passato il primo round di selezione per la nomination ai Grammy Award nella categoria Jazz.
In Europa, Magris ha diretto progetti di grande respiro come l'Europlane Orchestra (un'iniziativa jazz centro-europea sponsorizzata da INCE-Central European Initiative), il suo quartetto italiano, il Gruppo Jazz Marca, e l'Alfabeats Nu Jazz band. Nel periodo 2016-2020 è stato attivo con il MUH Trio (Magris-Uhlir-Helesic Trio), realizzando oltre cento concerti e registrando due album.
Il titolo "Lovely Day(s)" racchiude in sé una filosofia musicale e di vita che caratterizza tutto il lavoro di Magris. La parentesi attorno alla "s" suggerisce tanto il singolare quanto il plurale, come se ogni giorno potesse essere bello in sé, ma anche come parte di una serie di momenti preziosi che la musica sa catturare e trasformare in arte.
Questo approccio ottimistico alla vita e alla musica è tipico dello stile compositivo di Magris, che ha sempre saputo coniugare tecnica raffinata con un'emotività diretta e coinvolgente. Il jazz, nelle mani di questo artista triestino, diventa un linguaggio universale capace di attraversare culture e generazioni.
Chi conosce la produzione di Roberto Magris sa di trovarsi di fronte a un pianista dalla tecnica impeccabile e dalla creatività inesauribile. Il suo approccio allo strumento combina la tradizione del jazz classico americano con influenze europee e una sensibilità contemporanea che lo rende unico nel panorama attuale.
Nel corso degli anni, Magris ha sviluppato un linguaggio personale che sa essere al tempo stesso accessibile e sofisticato, capace di dialogare tanto con il pubblico dei festival quanto con quello dei club più intimi. La sua musica non conosce barriere geografiche o stilistiche, spaziando dal mainstream jazz alle sperimentazioni più avanzate, sempre mantenendo una coerenza espressiva che è il segno distintivo dei grandi artisti.
"Lovely Day(s)" rappresenta il naturale proseguimento di un percorso artistico che ha visto Magris operare come un vero e proprio ambasciatore del jazz italiano nel mondo. La sua capacità di muoversi con disinvoltura tra la scena europea e quella americana gli ha permesso di assorbire le migliori influenze da entrambi i continenti, creando una sintesi musicale originale e personalissima.
L'album si colloca idealmente nel filone del jazz contemporaneo più maturo e consapevole, quello che sa guardare al futuro senza dimenticare le radici, che sa innovare senza snaturare l'essenza del linguaggio jazzistico. In questo senso, Magris si conferma come uno degli interpreti più credibili di quella generazione di musicisti europei che ha saputo conquistare il rispetto anche oltreoceano.
Con "Lovely Day(s)", Roberto Magris aggiunge un altro tassello importante alla sua già ricca discografia. L'album conferma la sua capacità di rinnovarsi costantemente pur mantenendo una identità musicale forte e riconoscibile. La pubblicazione per JMood Records, etichetta che ha saputo valorizzare il meglio della produzione jazzistica contemporanea, rappresenta il coronamento di un percorso artistico che continua a stupire per coerenza e qualità.
Ogni nuovo lavoro di Magris è un evento per la comunità jazzistica internazionale, e "Lovely Day(s)" non fa eccezione. L'album si presenta come una celebrazione della bellezza che solo la grande musica sa regalare, un invito a riscoprire la gioia dell'ascolto e l'emozione dell'improvvisazione jazzistica al suo meglio.
Nessun commento:
Posta un commento