In questo lavoro, Angeli esplora temi di transizione e rinascita, identità e appartenenza, perdita e il potere curativo della natura. "Lema" racconta la mutazione necessaria che si vive in quello spazio inesplorato, in cui si compie il passaggio tra la dimensione dei vivi e la transizione verso il mondo dei defunti.
Il disco si presenta come un lavoro più raccolto rispetto alle precedenti produzioni dell'artista. "Lema" è un disco che stringe il campo senza chiudersi: un lavoro più raccolto, che si concentra su un linguaggio intimo, quasi privato, pur senza rinunciare alle connessioni e ai rimandi.
L'album è stato registrato a Sitges, in Spagna, nel Silo Studio di Dave Bianchi, confermando ancora una volta l'attitudine di Angeli a creare ponti geografici e culturali attraverso la sua musica. La scelta della Spagna non è casuale: si inserisce in quel continuum mediterraneo che da sempre nutre la ricerca artistica del musicista sardo.
Paolo Angeli ha sviluppato negli anni un approccio strumentale assolutamente personale, trasformando la chitarra in un universo sonoro complesso e stratificato. Nel suo suono si manifestano tradizioni ataviche e istanze contemporanee, culture e controculture (musicali e non solo), il respiro della terra natale e le suggestioni esotiche che hanno attraversato il mare nei secoli.
Con "Lema", Angeli dimostra ancora una volta di possedere mani eccezionali e una visione concettuale distintiva, caratteristiche che lo hanno reso una delle figure più riconoscibili e rispettate della sperimentazione musicale italiana e internazionale.
La dualità tematica dell'album è rappresentata con una doppia copertina: da un lato un totem di granito intarsiato, simbolo di quella ricerca di sintesi tra antico e contemporaneo, locale e universale, che caratterizza tutto il percorso artistico di Paolo Angeli.
"Lema" si conferma come un'opera necessaria, capace di parlare del presente attraverso un linguaggio musicale che affonda le radici nel passato per proiettarsi verso il futuro, in quella dimensione senza tempo che solo la grande arte sa raggiungere.

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