Un evento per appassionati di jazz ma non solo. La rassegna accoglierà, infatti, nel mitico palcoscenico della Salle Garnier dell’Opéra di Monte Carlo (nella piazza del Casinò) una serie di concerti con “artisti fuori dal comune, figure di spicco o voci emergenti del jazz”. Inoltre le serate del festival saranno accompagnate dai Before (dalle 19,30) e gli After (dopo il concerto) al Café de la Rotonde del Casinò, con accesso libero.
Ad aprire questa rassegna musicale sarà il 20 novembre il concerto dei giovani talenti dell’Académie Rainier III, con ingresso libero (prenotazione consigliata).
Il 21 novembre la Salle Garnier accoglierà il grande trombettista Ibrahim Maalouf che renderà omaggio alla popolarissima cantante orientale Oum Kalthoum, 50 anni dopo la sua scomparsa. La serata si aprirà con Gabi Hartmann che si esibirà “tracciando un percorso tra jazz, pop, folk e musiche del mondo e coinvolgendo il pubblico con la sua voce vellutata”.
Il 22 novembre a salire sul palco sarà Stanley Clarke “monumento del basso e del contrabbasso” cui seguirà il gruppo Deluxe, oggetto pop-funk della scena francese.
Il 23 novembre, l’Harlem Gospel Choir porterà a Monte Carlo un’intensa esecuzione del gospel afro-americano.
Il 24 novembre avrà luogo una serata dedicata al cinema: il critico cinematografico e regista francese Thierry Jousse terrà infatti una conferenza, in collaborazione con l’Institut Audiovisuel de Monaco, sui legami tra il jazz e il grande schermo.
Il 26 novembre sul palco salirà il pianista giamaicano Monty Alexander: “una leggenda del jazz e del reggae, influenzata sia dalle forme nordamericane che dai ritmi caraibici” seguito dalla salsa sensuale e romantica di Yuri Buenaventura.
Lea Maria Fries, artista svizzera, ed esponente del jazz pop contemporaneo, precederà il 27 novembre, il gruppo cult del trip-hop inglese degli anni ’90, Morcheeba, all’origine di due album memorabili: Who can you trust e Big calm.
Il 28 novembre, la celebre organista scalza Rhoda Scott ci riserverà una serata imperdibile accompagnata dal vocalist aereo David Linx, seguita da Michel Jonasz che reinterpreta i suoi vecchi successi con Manu Katché alla batteria e Jean Yves d’Angelo alle tastiere.
Infine, il festival si concluderà il 29 novembre con l’espressività, l’intensità e la voce fuori dal comune, alla quale sono sono legati numerosi successi, di Asaf Avidan “tra folk ruvido e lirismo viscerale”, preceduto dal quartetto Les Égarés (Sissoko, Segal, Parisien e Peirani) “nato da una jam session tra jazz e tradizioni”.

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