Questo disco non è semplicemente una raccolta di brani jazz: è una dichiarazione d'intenti che ha consolidato la posizione di Wes Montgomery come uno dei chitarristi più innovativi e influenti della storia del jazz.
Registrato nel gennaio 1960 agli studi Reeves Sound di New York, l'album arriva in un momento cruciale per il jazz. Il bebop stava evolvendo verso nuove forme espressive, e la chitarra jazz stava cercando la sua voce distintiva in un panorama dominato da piano, tromba e sassofono. Montgomery, nato a Indianapolis nel 1923, aveva già sviluppato il suo caratteristico approccio basato sull'uso del pollice invece del plettro, una tecnica che conferiva al suo suono una morbidezza e una rotondità uniche.
Ciò che rende "incredible" questo album non è solo la maestria tecnica di Montgomery, ma la sua capacità di reinventare l'approccio alla chitarra jazz. La sua tecnica degli "octaves" - suonare melodie in ottave parallele - diventa qui un marchio di fabbrica che influenzerà generazioni di chitarristi. Il suono caldo e avvolgente ottenuto pizzicando le corde con il pollice crea una timbrica inconfondibile, quasi orchestrale.
L'album presenta Montgomery in quartetto con il pianista Tommy Flanagan, il bassista Percy Heath e il batterista Albert Heath, una formazione che permette alla chitarra di emergere senza essere sopraffatta, creando uno spazio sonoro ideale per le esplorazioni armoniche del leader.
Tra i momenti salienti dell'album spicca "Four on Six", composizione originale di Montgomery che diventerà uno standard jazz. Il brano esemplifica perfettamente il suo approccio: melodie cantabili sostenute da un walking bass, improvvisazioni che alternano single notes, octaves e accordi pieni, il tutto con un groove irresistibile che mantiene sempre un forte legame con il blues e il gospel.
"West Coast Blues" mostra un altro aspetto del genio di Montgomery: la sua capacità di reinterpretare standard esistenti infondendoli di nuova vita attraverso arrangiamenti sofisticati e un senso del timing impeccabile. La sua interpretazione di "Airegin" di Sonny Rollins dimostra come riuscisse a far suo qualsiasi materiale, trasformandolo attraverso il filtro della sua personalità musicale unica.
"The Incredible Jazz Guitar of Wes Montgomery" rappresenta un punto di svolta nella storia della chitarra jazz. L'album ha stabilito nuovi standard tecnici ed espressivi, dimostrando che la chitarra poteva essere molto più di un semplice strumento di accompagnamento nel contesto jazzistico. La combinazione di virtuosismo e accessibilità melodica presente nel disco ha aperto nuove strade espressive che verranno percorse da chitarristi come George Benson, Pat Metheny, e innumerevoli altri.
L'influenza dell'album si estende ben oltre il mondo del jazz puro. Musicisti rock e fusion hanno attinto a piene mani dal vocabolario armonico e ritmico sviluppato da Montgomery in questo lavoro, rendendo il disco un crocevia fondamentale nella storia della musica del XX secolo.
A più di sessant'anni dalla sua pubblicazione, "The Incredible Jazz Guitar of Wes Montgomery" mantiene intatta la sua forza espressiva e la sua modernità. Ogni ascolto rivela nuovi dettagli, nuove sfumature in un lavoro che bilancia perfettamente spontaneità e costruzione formale, tradizione e innovazione.
Il disco rimane una testimonianza della capacità del jazz di reinventarsi continuamente, trovando in artisti visionari come Montgomery gli interpreti capaci di spingere i confini del linguaggio musicale verso nuove, incredibili possibilità espressive. Per chiunque voglia comprendere l'evoluzione della chitarra jazz e l'essenza stessa di questo genere musicale, questo album rimane un passaggio obbligatorio e una fonte inesauribile di ispirazione musicale.

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