David Houston, Jenny Bagert, Quincy Jones - The Photography of Herman Leonard (Ediz. inglese)

C’è qualcosa di magico nel fermare il tempo. Quando Herman Leonard impugnava la sua macchina fotografica, catturava non solo volti e ambienti, ma atmosfere rare, luci che fluttuano tra il palco e l’ombra, l’eleganza del jazz e il fascino silenzioso di Hollywood, Parigi, New Orleans. 

Ora quella magia trova nuova forma in un volume sontuoso: The Photography of Herman Leonard, edizione aggiornata, che porta finalmente a pieno titolo il lavoro di Leonard nella luce e nell’ammirazione che merita.

Leonard non era soltanto un fotografo: era una presenza discreta dietro le quinte, un testimone dei giganti del jazz, delle star del cinema in viaggio o sul set, e delle vie eleganti di Parigi negli anni Sessanta. 

La sua abilità sta nell'aver saputo coniugare l’intimità e il racconto visivo, nel cogliere l’istante decisivo: Miles Davis che dissolve nel fumo del club, Ella Fitzgerald che si china su un microfono, le ombre paradisiache di New Orleans, i set cinematografici, le sfilate di moda, persino ritratti meno noti ma non meno intensi, come quello di Albert Einstein o Marilyn Monroe. 

Questo libro non è una semplice antologia delle immagini jazz più celebri: la parte più ampia è dedicata proprio a quelle, ma il progetto editorial-geografico è più ambizioso. Ci sono capitoli che esplorano le sue fotografie da viaggio, quelle realizzate in scenari bellici, immagini di celebrità al di fuori del palcoscenico musicale, moda, nudi, ritratti rari, e un excursus cronologico che mette a fuoco il Leonard giovane, quello della maturità, e quello delle ultime stagioni artistiche. 

David Houston, autore principale, direttore esecutivo del Ohr-O’Keefe Museum of Art (Biloxi, Mississippi), guida questa narrazione visiva con competenza e sensibilità. 

Jenny Bagert, già creative director per Herman Leonard Photography, LLC, di New Orleans; una voce interna, che conosce le pieghe del lavoro di Leonard e i retroscena visivi spesso trascurati. 

Quincy Jones firma il prefazio (foreword): non solo un’icona musicale, ma uno che ha–in qualche misura–vissuto la stessa epoca, respirato gli stessi odori di club fumosi, condiviso orecchie affamate di novità musicali. Il suo contributo aggiunge calore, contesto, riconoscimento. 

Per chi ama la fotografia, il jazz, la storia visiva del Novecento, The Photography of Herman Leonard è più di un album di immagini: è un viaggio. Uno che attraversa clubs fumosi, backstage di star indimenticabili, le luci calde dei palchi, e gli spazi privati di un’epoca che credeva nella delicatezza, nel silenzio fra una nota e l’altra, nel potere della presenza visiva.

Leonard sapeva aspettare il momento giusto: quello in cui il musicista alza lo sguardo, o si perde nella propria musica; quello in cui la luce cade sul volto di una donna appena uscita da un set cinematografico; quello in cui un gesto semplice diventa icona per sempre. Questo libro conserva e restituisce quei momenti.

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