Otto appuntamenti, dall’11 al 20 settembre, che renderanno vivi i borghi e i paesaggi di due territori uniti in un’unica geografia culturale, con un programma scandito da narrazioni parallele, fra concerti, spettacoli teatrali, incontri con studiosi e laboratori partecipativi, per un mosaico che va oltre i generi e le discipline.
Ad aprire il cartellone, giovedì 11 settembre a Palazzo Ragazzoni di Sacile (ore 20.30, ingresso libero), “Armonie in codice”: un dialogo dal vivo fra il pianoforte di Gianni Della Libera e le creazioni grafiche e pittoriche di Alberto Della Libera. Le note di Jarrett, Bach, Ligeti, Bartók e Schönberg incontrano il gesto pittorico, dando vita a una tessitura dinamica fra suono e immagine. Venerdì 12 settembre (ore 21), nel Teatro di Polcenigo spazio al nuovo progetto di Glauco Venier, il pianista e compositore friulano da anni protagonista della scena jazz, non solo italiana, con il suo Quartetto nuovo. Insieme a musicisti del calibro di Mirko Cisilino, Alessio Zoratto e Marco D’Orlando condurrà il pubblico in un viaggio inedito fra composizioni originali, ritmi e melodie che si muovono fra tradizione jazz e linguaggi contemporanei.
Sabato 13 settembre (ore 21), lo stesso teatro ospiterà due protagonisti assoluti del jazz italiano, Fabrizio Bosso e Bebo Ferra, con un dialogo serrato fra tromba e chitarra, fatto di brani originali, standard e atmosfere brasiliane, nel segno dell’interazione e della creatività condivisa. Domenica 14 settembre a Sacile doppio appuntamento: alle 10.15 la visita guidata alla magnifica Tenuta Vistorta di Sacile sarà il preludio di “Frattaglie Itagliane. Le animelle di Stefano Benni”, spettacolo teatral-musicale diretto e interpretato da Sonia Barbadoro e Lorenzo Acquaviva, con le musiche originali del trio jazz Lune Troublante, composto dai noti musicisti friulani Matteo Sgobino, Didier Ortolan e Alessandro Turchet (ore 11). Un omaggio al genio ironico e dissacrante di Benni, seguito da una degustazione dei vini della cantina.
Sempre domenica, ma nel pomeriggio alle ore 17, a Palazzo Scolari di Polcenigo, il ciclo River Stories ospiterà l’incontro “In cammino”, con Andrea Bellavite, camminatore, ricercatore, autore di libri e guide, in dialogo con Maria Balliana, per riflettere sul significato del camminare come esperienza interiore e collettiva.
Giovedì 18 settembre (ore 18.30), ancora nella Tenuta Vistorta a Sacile, è in programma l’incontro “Tra cambiamenti globali e disturbi locali. La resilienza degli alberi e la rinascita del bosco”, con Giorgio Alberti, professore di Scienze agroalimentari, ambientali e animali, che guiderà il pubblico a scoprire come alberi e boschi siano capaci di adattarsi e rinascere di fronte ai cambiamenti globali, in un parallelo tra la forza silenziosa dell’ambiente e quella delle comunità umane. A chiudere il festival, sabato 20 settembre (ore 21) al Teatro di Polcenigo, un evento internazionale: il duo austriaco (violoncello e violino) BartolomeyBittman, con un affascinante repertorio progressive per strumenti legati alla tradizione classica, presenta il progetto “Zehn”, che celebra dieci anni di ricerca e sperimentazione con un programma originale, capace di unire virtuosismi, riff rock e melodie acustiche di grande intensità.
Accanto ai concerti e agli spettacoli, il festival ospita anche il laboratorio partecipativo Postcards for Peace, realizzato con studenti e studentesse del Liceo artistico “Galvani” di Cordenons. Un percorso creativo che porterà alla realizzazione di cartoline d’artista ispirate ai temi dell’acqua e della pace, completate dal pubblico con segni, collage e parole. Ogni cartolina diventerà un messaggio autentico, affrancato e spedito, a testimoniare che anche un piccolo gesto può trasformarsi in relazione, memoria e speranza.

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