A conquistare pubblico e giuria è stata la sua energia, l’estro espressivo e la maturità interpretativa. Scannapieco si è aggiudicato anche il Premio Paolo Piangiarelli, che prevede la produzione di un disco con la Emme Record Label, e il Premio Nuovo IMAIE, che lo porterà in tour grazie alla collaborazione con I-Jazz.
«È stata una delle esperienze più intense e significative della mia vita – racconta ancora emozionato Antonio Scannapieco – Una vittoria totalmente inaspettata, considerando il livello altissimo della competizione. Mi sono divertito, ho conosciuto nuovi musicisti, condiviso musica e parole durante le jam: un’occasione preziosa per crescere. Ora sono impaziente di lavorare a un progetto personale e registrare finalmente il mio primo album. Questo premio rappresenta un grande stimolo verso un futuro ricco di musica e nuove idee.»
A presiedere la giuria tecnica è stato Max Ionata, tra i sassofonisti italiani più apprezzati al mondo, affiancato da Emilio Marinelli, Gabriele Pesaresi, Massimo Manzi, Maurizio Urbani, Enrico Moccia e Daniele Massimi, direttore artistico del Premio. «Il livello di quest’anno è stato davvero altissimo, e stilare una classifica non è stato affatto semplice – ha commentato Max Ionata, presidente di giuria –
Nonostante la giovane età, i musicisti arrivati in finale hanno dimostrato una professionalità sorprendente. Perfino il più giovane, appena dodicenne, ha mostrato grande padronanza dello strumento e una spiccata personalità musicale. La nostra valutazione ha tenuto conto di molti fattori: certo, la tecnica è fondamentale, ma non basta. Abbiamo osservato l’interplay, la presenza scenica, la capacità di interagire con il pubblico.
Fare musica jazz, oggi, significa abbracciare una vocazione profonda: è un mestiere complesso, che richiede non solo abilità ma anche un modo autentico di essere, di comunicare e di stare al mondo. In Antonio Scannapieco abbiamo riconosciuto la sintesi di tutte queste qualità, ma con grande attenzione abbiamo voluto valorizzare anche le capacità degli altri concorrenti, distribuendo i premi secondo quelle che riteniamo occasioni concrete per approfondire e sviluppare il loro talento.»
Il secondo posto è andato a Vincenzo Di Gioia, 22 anni, sassofonista alto di Ruvo di Puglia, mentre il terzo premio ex aequo ha visto protagonisti il flautista Aldo Di Caterino (28 anni, Bitritto – BA) e il sassofonista tenore Giovanni Benvenuti (35 anni, Bologna). Il Premio della Critica, assegnato dalla giuria composta da Fabio Ciminiera (Jazz Convention), Massimiliano Viti (Corriere Adriatico), Libero Farnè (All About Jazz), Giancarlo Di Napoli (Ancona Jazz) e Adriano Pedini (Fano Jazz Network), è andato al giovanissimo chitarrista Simone Magioncalda, 19 anni, da Genova.

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