Stanley Clarke: Tiny Desk Concert

Una volta che il logo Tiny Desk svanisce, una delle cose che noterete è un muro di amplificatori. Il suono robusto è sempre stato un segno distintivo della musicalità del bassista Stanley Clarke; ha ricordato al nostro team audio non solo di prestare attenzione a ciò che dice la tavola armonica, ma anche a se suona bene.

La leggendaria carriera di Clarke è stata costellata di dimostrazioni del suo virtuosismo con i bassi acustici ed elettrici. Ha collaborato con altri titani della musica come Chick Corea, George Duke, Jean Luc Ponty e Al Di Meola, e ha composto colonne sonore per film e televisione. 

Dal 1974 al 1976, Clarke ha pubblicato una serie di album da solista (Stanley Clarke, Journey to Love e School Days) che avrebbero celebrato il suo status di forza della musica e prefigurato la sua nomina a NEA Jazz Master nel 2022. 

A dimostrazione della sua passione per la promozione dei giovani musicisti, l'ultimo ensemble di Clarke, 4EVER (un richiamo alla sua band Return to Forever), comprende il sassofonista Emilio Modeste, il chitarrista Colin Cook, il batterista Jeremiah Collier, il violinista Evan Garr e il tastierista Cameron Graves.

Aprirà il set "Song to John" da Journey to Love del 1975, con Graves e Cook che dimostrano di essere più che all'altezza del compito che li attende. "Yesterday Princess", dall'album omonimo di Clarke del 1974, dà al violinista Garr l'opportunità di brillare mentre le sue dita danzano sulla tastiera. 

La performance si sposta sul reame elettrico con "1, 2, To The Bass" del 2003, un brano che riesce a essere allo stesso tempo morbido (un ringraziamento a Modeste) e funky. I tom di Collier si susseguono fino all'ingresso di Clarke al lavoro, per poi chiudere con uno dei suoi più grandi successi, "School Days". A poco più di 50 anni dal suo debutto da solista, 

Clarke ricorda al pubblico che esistono ancora nuovi modi per lasciarsi abbagliare dalla pienezza innovativa e solida del suo strumento. (Fonte NPR)