Le nuove composizioni, scritte da Weiss appositamente per questi musicisti, spaziano da momenti profondi e meditativi a picchi intensi e pieni di energia, mentre ogni traccia svela un nuovo livello di esplorazione.
Il lavoro sonoro con le percussioni di Brennan contrasta con le linee di tromba affilate e inventive di Evans, mentre la chitarra di Okazaki tesse intricate reti di armonia e dissonanza, il tutto sostenuto dai ritmi ipnotici di Weiss.
Gli strati di interazione ritmica e contrappuntistica fluiscono senza sforzo, incorniciati da un silenzio spettrale, con ampio spazio all'improvvisazione. Insieme, tessono un incantesimo profondo e misterioso, avvolto da significati nascosti.
Si tratta di un altro progetto trascendentale di un artista davvero inclassificabile.

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