Stevie Wonder e il jazz (playlist)

Anche se il nome di Stevie Wonder è legato soprattutto al soul, al funk e al pop, il suo rapporto con il jazz è profondo e sorprendentemente ricco. Fin dai suoi primi lavori, la musica di Wonder ha mostrato una sensibilità armonica e ritmica che richiama da vicino il linguaggio jazzistico.

Molte delle sue canzoni, infatti, sono costruite su strutture complesse, con accordi sofisticati e variazioni armoniche che hanno attirato l’attenzione di generazioni di musicisti jazz. Brani come “Visions”, “Too High” o “Overjoyed” ne sono esempi emblematici, capaci di fondere emozione e tecnica in un equilibrio che affascina anche l’ascoltatore più esigente.

Album come “Songs in the Key of Life” e “Journey Through the Secret Life of Plants” rivelano una vena più sperimentale e spirituale, in linea con lo spirito del jazz contemporaneo. Brani come “Contusion”, ad esempio, si avvicinano al jazz-rock e al fusion, confermando la sua versatilità musicale.

Non è un caso che Stevie Wonder sia spesso ospite di festival jazz e venga citato con rispetto dai grandi nomi della scena. Il suo contributo ha attraversato i confini dei generi, costruendo ponti tra mondi diversi e portando il suo inconfondibile tocco anche nel jazz.

Stevie Wonder non è un jazzista puro, ma è indubbiamente un artista con il jazz nel cuore. E forse proprio per questo, la sua musica continua a parlare a pubblici e musicisti di ogni genere.

Nel corso della sua carriera, Stevie Wonder ha collaborato con artisti del calibro di Herbie Hancock, George Benson, Esperanza Spalding e Wynton Marsalis, e le sue composizioni sono entrate stabilmente nel repertorio di molti jazzisti. Alcuni dei suoi brani più noti sono stati reinterpretati in chiave jazz da gruppi strumentali e vocalist di tutto il mondo.

Ecco una corposa playlist di brani di Stevie Wonder reinterpretati da musicisti jazz

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