Keith Jarrett, The Carnegie Hall Concert – Part I è certamente un libro per iniziati e per addetti ai lavori. Solo una profonda e approfondita conoscenza musicologica può consentire di apprezzarne appieno le straordinarie qualità e l’originalità e arditezza delle chiavi di lettura proposte.
Tuttavia credo che, quantomeno per gli appassionati della musica di Jarrett e per tutti coloro che ne conoscono e riconoscono la rilevanza artistica e creativa nel panorama della musica contemporanea e quindi non solo della musica jazz, il libro di Caporaletti possa costituire uno strumento di grande utilità e interesse per meglio comprendere la complessità e ricchezza della musica improvvisata e per superare le difficoltà che, a volte, tale musica presenta a un ascolto superficiale o meramente emozionale.
Segnalo infine che il libro si rivolge a un mercato internazionale e contiene pertanto la versione in inglese sia del contributo di Elsdon, sia dell’analisi di Caporaletti. (GianLuigi Bozzi Mentinfuga)

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