"Message From Home", capolavoro del 1996, viene ora riproposto in una prestigiosa edizione da 180 grammi che promette di restituire tutta la potenza e la complessità sonora di questa opera unica nel panorama del jazz contemporaneo.
Originariamente pubblicato nel 1996 dalla Verve Records, "Message From Home" rappresenta uno degli esperimenti più audaci nella lunga carriera di Pharoah Sanders. L'album, prodotto dal visionario Bill Laswell, si presenta come "un viaggio trascendente attraverso il suono, che fonde l'eredità spirituale jazz di Pharoah Sanders con groove hip-hop ipnotici e ricchi ritmi africani".
Il disco nasce dalla collaborazione tra Sanders e Laswell, due artisti che condividevano la visione di un jazz capace di abbracciare le tradizioni musicali globali senza perdere la propria identità spirituale e innovativa. Il risultato è un'opera che sfida le categorizzazioni, spaziando dall'afro-jazz al world music, dall'ambient alle sonorità elettroniche.
La forza di "Message From Home" risiede anche nella straordinaria formazione che accompagna Sanders. L'album vede la partecipazione di musicisti di calibro internazionale, ognuno dei quali porta il proprio contributo culturale e musicale.
Tra questi spiccano Foday Musa Suso alla kora, maestro della tradizione musicale dell'Africa occidentale, Dominic Kanza alla chitarra che apporta sonorità africane contemporanee, e Michael White al violino che aggiunge preziose texture orchestrali. Il sound è arricchito dalla presenza di Bernie Worrell alle tastiere, leggenda del funk e storico collaboratore dei Parliament-Funkadelic, mentre Hamid Drake alle percussioni porta la sua esperienza di batterista tra i più rispettati del jazz d'avanguardia. Jeff Bova completa il quadro curando programmazione e arrangiamenti elettronici.
Questa formazione multiculturale riflette perfettamente l'approccio globale dell'album, dove le radici africane si intrecciano con le innovazioni tecnologiche e le tradizioni jazzistiche americane.
"Message From Home" non è solo un titolo evocativo, ma rappresenta il filo conduttore tematico dell'intero album. Sanders, attraverso la sua collaborazione con Laswell, costruisce un ponte sonoro tra l'Africa e l'America, esplorando le connessioni profonde tra le tradizioni musicali dei due continenti.
L'album "è fortemente radicato negli idiomi africani", come dimostra il potente groove hip-hop di "Our Roots (Began In Africa)", brano che diventa una dichiarazione di intenti culturali e musicali. Sanders utilizza il suo sassofono tenore e soprano, oltre a flauti, campane e la sua voce, per tessere narrazioni sonore che parlano di diaspora, identità e ritorno alle origini.
Nonostante le iniziali perplessità di parte della critica specializzata, "Message From Home" si è rivelato nel tempo un album profetico, anticipando molte delle tendenze che avrebbero caratterizzato il jazz del nuovo millennio. La fusione di elementi elettronici, world music e tradizione jazz, oggi considerata normale, era allora rivoluzionaria.
Il disco ha inoltre contribuito a fare di Sanders "uno dei musicisti più campionati di oggi", influenzando generazioni di produttori hip-hop e artisti elettronici che hanno trovato nelle sue sonorità una fonte inesauribile di ispirazione.
Questa ristampa in vinile da 180 grammi rappresenta un'occasione imperdibile per riscoprire "Message From Home" nella sua forma più pura e potente. Il formato analogico restituisce tutta la ricchezza timbrica delle registrazioni originali, effettuate a New York e Brooklyn, permettendo di apprezzare ogni sfumatura delle performance e degli arrangiamenti.
L'edizione si presenta come un oggetto da collezione per gli appassionati di jazz, world music e vinili di qualità, offrendo la possibilità di vivere un'esperienza d'ascolto immersiva che solo il formato analogico può garantire.
Con la scomparsa di Pharoah Sanders nel settembre 2022, "Message From Home" assume oggi un significato ancora più profondo, rappresentando una delle testimonianze più complete della sua ricerca artistica e della sua visione musicale globale. L'album si conferma come un documento essenziale per comprendere l'evoluzione del jazz contemporaneo e l'importanza delle contaminazioni culturali nella musica del XX secolo.

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