Vecchio stile e sarcastico, ma sempre educato, seguiamo la leggenda del sassofono tenore per un giorno, incontrandolo a casa, in un'intervista, in una sessione di registrazione in studio e in una jam dal vivo al leggendario locale jazz di Copenaghen: il Montmartre Jazzhus.
Intrecciando grandi performance di brani come "Some Dirty Old Blues" con commenti autentici e personali dello stesso Webster, il documentario getta luce su questo titano sottovalutato e sulla sua carriera nel mondo del jazz.
Il suo rapporto con gli strumenti e il blues, la sua ascesa dai primi passi alla band di Duke Ellington e i suoi ricordi di "giorni felici" con il suo compagno di band, il trombettista Charlie Shavers, e l'amico Mr. Olsen... tutto è catturato e illuminato.
Il film è un viaggio indietro nel tempo, a un'epoca in cui Carlsberg era ossessionato dalla cassa e la televisione oscillava tra il colore e il bianco e nero, richiamando una deliziosa atmosfera old-school permeata dal jazz-blues che lui stesso aveva contribuito a rendere popolare.

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