Baritono vigoroso con un profondo legame con la tradizione jazz, McDole lancia un'affermazione audace e avvincente in questo ricco debutto, affermandosi come uno dei giovani cantanti jazz più promettenti della sua generazione. A soli 25 anni, il baritono haitiano-americano residente a New York ha già ottenuto notevoli riconoscimenti, tra cui la vittoria del prestigioso Sarah Vaughan International Jazz Vocal Competition nel 2023, uno dei soli due cantanti maschi ad aver ottenuto questo onore nei 12 anni di storia del concorso.
Lo studioso di jazz Will Friedwald, che ha anche contribuito alle note di copertina del progetto, ha definito McDole "la principale voce jazz della sua generazione" e l'acclamato DJ Gilles Peterson ha affermato: "È rinfrescante ascoltare una nuova voce così chiaramente legata alla tradizione, ma che al tempo stesso la spinge avanti con un'energia così forte. Questa è una brillante dichiarazione d'apertura da parte di qualcuno che credo rimarrà in circolazione per un po' di tempo".
"Open Up Your Senses" è un'audace dichiarazione di un giovane artista che fonde magistralmente tradizione e innovazione. Con le straordinarie performance del pianista e arrangiatore Caelan Cardello e del sassofonista Dylan Band, il debutto di McDole evoca l'eredità dei grandi del jazz, tracciando al contempo il suo percorso distintivo.
Il repertorio dell'album evidenzia la propensione di McDole per materiali spiritualmente risonanti e filosoficamente ricchi. La sua toccante interpretazione di "The Creator Has a Master Plan" di Leon Thomas presenta un potente assolo di Tomoki Sanders, discendente della leggenda del sassofono Pharoah Sanders. Nel frattempo, la sua interpretazione di "Ugly Beauty" di Thelonious Monk (con testi di Mike Ferro) è impreziosita dalla partecipazione speciale del leggendario pianista Kenny Barron.
L'attenta selezione del repertorio di McDole testimonia la sua profondità artistica. Mentre molti cantanti jazz gravitano verso le ballate romantiche, McDole esplora temi di autoriflessione, spiritualità e consapevolezza sociale. In "The Backward Step" di Nicholas Payton, abbraccia un'interpretazione meditativa, simile a un canto, sottolineata dalla batteria espressiva di Jerome Gillespie II.
Attingendo alle sue radici haitiane, McDole offre un'interpretazione ipnotica del canto tradizionale "Wongolo Wale", accompagnato unicamente dal maestro percussionista Weedie Braimah. L'album mette inoltre in luce la capacità di McDole di dare nuova vita agli standard, inclusa la sua tenera interpretazione di "Under a Blanket of Blue", che evoca lo spirito intimo del classico di Ella Fitzgerald e Louis Armstrong. La versatilità di McDole emerge anche in brani più spensierati. La sua interpretazione swingante dell'intramontabile standard blues "Everyday I Have the Blues" incarna l'energia dinamica di Count Basie e Joe Williams, con tanto di scat espressivo e un potente assolo di sassofono tenore della Dylan Band. In "The Umbrella Man", McDole abbraccia il lato giocoso del bebop, guidando la band in una vivace voce corale e coinvolgendo il pubblico in un gioioso botta e risposta.
La title track dell'album, "Won't You Open Up Your Senses" di Horace Silver, costituisce il fulcro emotivo dell'album. Ancorata alla risonante linea di basso di Rodney Whitaker e con la partecipazione del recente vincitore del GRAMMY Sullivan Fortner alla tastiera elettrica, la traccia invita gli ascoltatori ad abbracciare curiosità, consapevolezza e apertura – temi che risuonano in tutto il progetto. Un altro momento clou è l'aria trascendentale "Somalia Rose", scritta da Allyn Johnson. Con un assolo meditativo di Emmanuel Michael, il testo incorpora la frase d'epoca "smelling like a rose", un'antica espressione di resilienza e trionfo.
A chiudere l'album è la potente interpretazione di McDole di "Sun Song" di Leon Thomas, un brano speranzoso, simile a un canto, che incoraggia la connessione e la resilienza. Lo spirito comunitario del brano riflette la capacità di McDole di creare un'esperienza condivisa con i suoi ascoltatori, una qualità che lo ha già reso un artista di spicco sulla scena jazz newyorkese.
Con "Open Up Your Senses", Tyreek McDole emerge come uno dei giovani cantanti più interessanti del jazz odierno: un artista dinamico che onora la tradizione forgiando al contempo un suono completamente suo. Questo straordinario debutto consolida il posto di McDole nella stirpe delle grandi voci jazz e segna l'arrivo di una nuova ed entusiasmante forza nel genere.

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