Basata sulla figura retorica dell’ossimoro, la Cacopedia è una “disciplina” inventata scherzosamente da Umberto Eco. Eco ne narra la genesi nel capitolo omonimo apparso su -Il secondo diario minimo- (Bompiani, 1992) e la descrive come la «summa negativa del sapere, ovvero, come una summa del sapere negativo».
La Cacopedia in quanto “eccezione” si inscrive come pratica e possibilità immaginaria, all’interno della Scienza di tutte le Scienze, la patafisica.
Prendendo spunto dal capitolo di Eco, Achille Succi e Danilo Blaiotta dedicano il loro secondo lavoro discografico tanto a tale disciplina quanto al movimento surrealista, alle contraddizioni ossimoriche della società contemporanea e alla musica di Erik Satie, di cui ricorre nel 2025 il centenario dalla morte.
I 10 brani originali sono infatti suddivisi in tre Cacopédies, in omaggio alle Trois Gymnopédies partorite dal grande compositore francese. La cacopedia suggerita da Eco si trova dunque perfettamente a proprio agio nel mondo del surrealismo, storico quanto contemporaneo.
Trattandosi di sviluppo di ossimori, la scrittura musicale è di stampo contrappuntistico: le voci dei due strumenti si rincorrono in linee melodiche paradossali e contrarie, in un sistema che strizza l’occhio al mondo della atonalità e del poliritmo.
Le contraddizioni ossimoriche sono ben evidenziate anche nella scelta dei titoli delle 10 track. Achille Succi (sax Alto, clarinetto basso e composizioni), Danilo Blaiotta (pianoforte e composizioni).

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