Getz/Gilberto – La storia di un album iconico

Nel marzo 1963, negli studi A&R di New York, si verificò uno degli incontri musicali più significativi della storia del jazz. 

Stan Getz, sassofonista tenore americano dal suono morbido e melodico, si trovò di fronte a João Gilberto, il chitarrista e cantante brasiliano considerato uno dei padri fondatori della bossa nova. 

Insieme ad Antônio Carlos Jobim, compositore e pianista visionario, avrebbero dato vita a quello che è considerato il più iconico album di Bossa Nova mai pubblicato.

La strada verso "Getz/Gilberto" era iniziata due anni prima, quando il chitarrista Charlie Byrd tornò negli Stati Uniti da un tour di concerti in Sud America nel 1961 con registrazioni di musica brasiliana, tra cui opere di João Gilberto e Antônio Carlos Jobim. Questo incontro culturale aveva già portato al successo di "Jazz Samba" (1962), l'album collaborativo tra Getz e Byrd che aveva introdotto la bossa nova al pubblico americano.

Il produttore Creed Taylor, sempre attento alle nuove tendenze musicali, comprese immediatamente le potenzialità di un incontro diretto tra Getz e i creatori originali della bossa nova. L'idea era ambiziosa: portare negli Stati Uniti non solo il suono della bossa nova, ma i suoi stessi interpreti autentici.

L'album fu registrato il 18 e 19 marzo 1963 dall'ingegnere Phil Ramone negli studi A&R di New York. L'atmosfera delle sessioni era carica di aspettative e tensione creativa. Da un lato c'era Stan Getz, già affermato nel panorama jazz americano, dall'altro João Gilberto, figura quasi mistica della musica brasiliana, noto per la sua estrema precisione e per il suo approccio minimalista alla chitarra e al canto.

La presenza di Antônio Carlos Jobim come compositore e pianista aggiungeva un elemento fondamentale: era lui l'architetto di molte delle composizioni che sarebbero diventate standard del jazz mondiale. La sua sensibilità armonica sofisticata e la sua capacità di fondere elementi della musica classica europea con i ritmi afro-brasiliani erano perfettamente complementari al suono limpido e melodico di Getz.

Il momento più magico delle sessioni arrivò quasi per caso. Durante una sessione di registrazione a New York con João Gilberto, Antônio Carlos Jobim e Stan Getz, venne l'idea di realizzare una versione in inglese di "Garota de Ipanema", una composizione di Jobim e Vinícius de Moraes. Norman Gimbel scrisse il testo inglese, ma restava il problema di chi dovesse cantarlo.

Astrud Gilberto non era prevista per cantare nelle sessioni che suo marito João e Antônio Carlos "Tom" Jobim stavano registrando a New York con il sassofonista jazz Stan Getz, ma erano state commissionate nuove liriche inglesi per la canzone, e la sua padronanza della lingua era la più forte tra i brasiliani in studio. Questa scelta apparentemente casuale si rivelò essere uno dei colpi di genio più fortunati della storia della musica popolare.

L'album "Getz/Gilberto" fu pubblicato nel 1964 e il suo impatto fu immediato e rivoluzionario. Il primo album Getz/Gilberto vendette oltre un milione di copie e quasi da solo lanciò la mania della bossa nova in America e in tutto il mondo. "The Girl from Ipanema" divenne un fenomeno globale, entrando nella Billboard Hot 100 il 31 maggio 1964 alla posizione #87 e raggiungendo il picco di #5 il 12 luglio 1964.

Il riconoscimento critico arrivò l'anno successivo con i Grammy Awards del 1965. L'album fu premiato con 4 Grammy (più altre sei nomination), un riconoscimento senza precedenti per un album di bossa nova. "The Girl From Ipanema" vinse il Grammy Award nel 1965 come Record of the Year, consolidando il suo status di capolavoro.

La pubblicazione di "Getz/Gilberto" avvenne in un momento particolare della storia brasiliana. L'album fu pubblicato nel 1964, un mese dopo l'inizio della dittatura militare in Brasile. Questo contesto politico aggiunge una dimensione ulteriore alla comprensione dell'opera: mentre il Brasile viveva una fase di repressione politica, la sua musica conquistava il mondo, diventando un simbolo di sofisticazione e bellezza.

La bossa nova rappresentava un Brasile moderno e cosmopolita, molto diverso dagli stereotipi tropicali che spesso caratterizzavano la percezione internazionale del paese. Era musica urbana, intellettuale, che parlava di spiagge e amori con la stessa eleganza con cui poteva affrontare temi più profondi.

"Getz/Gilberto" non fu solo un successo commerciale, ma un punto di svolta culturale. L'album dimostrò che la musica brasiliana poteva conquistare il mercato internazionale senza perdere la sua autenticità. La fusione tra la sensibilità jazzistica americana e la raffinatezza della bossa nova creò un linguaggio musicale universale.

È stato detto che "The Girl From Ipanema" è la seconda canzone più registrata di tutti i tempi, un testament alla sua influenza duratura. Generazioni di musicisti hanno trovato in questo album un modello di come culture diverse possano incontrarsi e creare qualcosa di nuovo senza perdere la propria identità.

Per Stan Getz, l'album rappresentò l'apice della sua carriera e la consacrazione del suo stile melodico. La sua capacità di adattarsi ai ritmi brasiliani pur mantenendo la sua identità jazzistica dimostrò la sua versatilità artistica. Per João Gilberto, l'album portò il riconoscimento internazionale del suo genio innovativo. Il suo approccio minimalista e la sua tecnica chitarristica unica influenzarono generazioni di musicisti in tutto il mondo. Per Astrud Gilberto, l'album fu l'inizio di una carriera internazionale. La sua voce delicata e il suo stile interpretativo naturale la resero un'icona della bossa nova mondiale.

Dal punto di vista tecnico, "Getz/Gilberto" rappresenta un capolavoro di equilibrio sonoro. L'ingegnere Phil Ramone riuscì a catturare l'intimità della bossa nova senza perdere la presenza del sassofono di Getz. La produzione pulita e essenziale rifletteva perfettamente l'estetica minimalista del genere.

L'arrangiamento delle composizioni mostra una comprensione profonda di entrambe le tradizioni musicali. Le armonie sofisticate di Jobim si sposavano perfettamente con l'approccio melodico di Getz, mentre il ritmo sottile ma incisivo di Gilberto forniva la base perfetta per questa fusione.

"Getz/Gilberto" rimane, a distanza di sessant'anni, un album di straordinaria modernità. La sua capacità di attraversare confini culturali e generazionali lo rende un esempio perfetto di come la musica possa essere un linguaggio universale. L'album non solo ha lanciato la bossa nova nel mondo, ma ha dimostrato che l'autenticità artistica e il successo commerciale possono coesistere.

Oggi, mentre celebriamo il 60° anniversario del più iconico album di Bossa Nova mai pubblicato, possiamo apprezzare come "Getz/Gilberto" continui a ispirare musicisti e ad affascinare ascoltatori in tutto il mondo. È un album che ha cambiato per sempre la percezione della musica brasiliana e ha creato un ponte culturale che perdura ancora oggi.

L'incontro fortuito tra Stan Getz, João Gilberto e Antônio Carlos Jobim in quello studio di New York nel marzo 1963 ha prodotto molto più di un semplice album: ha creato un momento magico nella storia della musica che continua a risuonare con la stessa freschezza e bellezza di allora.

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