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| Schorle CC BY-SA 4.0 |
Nubya Garcia è una di questi. Sax tenore in mano e anima in movimento, rappresenta oggi una delle voci più originali del jazz contemporaneo, capace di fondere radici afro-diasporiche, modernità urbana e spiritualità musicale in un linguaggio che parla direttamente al presente.
Nata a Londra nel 1991 da genitori originari della Guyana e di Trinidad, Nubya cresce immersa in una pluralità di suoni: reggae, calypso, soul, ma anche musica classica e jazz. Inizia con il violino da bambina, ma è il sax a diventare presto il suo strumento-identità. Dopo gli studi al Trinity Laban Conservatoire e il percorso formativo con Tomorrow’s Warriors – fucina della nuova generazione jazz britannica – inizia a imporsi come solista con un suono deciso, caldo, narrativo.
Il suo album di debutto, Nubya’s 5ive (2017), già lasciava intravedere una personalità forte e una propensione per l’improvvisazione collettiva. Ma è con Source (2020) che arriva la consacrazione internazionale: un lavoro che intreccia jazz, dub, soul, cumbia e spiritualità, costruendo una mappa sonora delle sue radici culturali. Il suo ultimo album, Odyssey (2024), rilancia la sua ricerca in forma orchestrale, aprendosi a collaborazioni con artisti come Esperanza Spalding e Georgia Anne Muldrow, e allargando ancora il respiro del suo jazz.
Questa visione ampia e generosa si riflette perfettamente nel live recentemente registrato per KEXP, un piccolo gioiello che mostra Nubya nella sua dimensione più intima e autentica. Il set – registrato il 14 aprile 2025 – è un concentrato di energia collettiva, respiro profondo e ascolto reciproco.
Ad accompagnarla, tre musicisti fondamentali: Sam Jones alla batteria, solido e pulsante, Lyle Barton alle tastiere, che aggiunge colore e dinamismo armonico, Max Luthert al contrabbasso, con una presenza fluida e profonda.
Insieme interpretano alcuni brani tratti da Odyssey, tra cui Water’s Path, Dawn, In Other Words, Living e The Seer. È un’esibizione che si muove tra introspezione e groove, tra paesaggi meditativi e improvvisazioni tese, tra un senso di viaggio e di appartenenza. Anche senza pubblico in sala, la connessione tra i musicisti riempie lo spazio, rendendo ogni nota viva e necessaria.
In tempi in cui il jazz si reinventa e torna a essere linguaggio del presente, Nubya Garcia incarna un ponte tra tradizione e innovazione, tra Londra e il mondo, tra memoria e futuro. Un'artista che non ha paura di andare in profondità, di mescolare i generi, di raccontare storie attraverso la musica.
Chi non la conosce ancora, cominci da questo live per KEXP: un perfetto punto d’ingresso nel suo universo. Chi la segue già, troverà in queste performance nuove sfumature, nuovi respiri. Perché la musica di Nubya, come il jazz che ama, è in continua trasformazione.

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