La ristampa dell'album "Up & Down" nella prestigiosa Blue Note Tone Poet Series ci offre l'opportunità di riscoprire uno dei capolavori di questo straordinario artista.
Nato a Pittsburgh nel 1931, Parlan iniziò a studiare pianoforte in tenera età, ma la sua vita fu segnata dalla poliomielite che colpì parzialmente la sua mano destra durante l'infanzia.
Quello che avrebbe potuto essere un ostacolo insormontabile per un pianista divenne invece l'elemento che definì il suo approccio musicale unico. La limitata mobilità della mano destra lo portò a sviluppare un stile caratterizzato da frasi frenetiche e altamente ritmiche, contrastate da accordi potenti e penetranti della mano sinistra.
La carriera di Parlan iniziò a prendere forma a metà degli anni '50, quando suonò al fianco del sassofonista Sonny Stitt a Washington, guadagnandosi rapidamente riconoscimenti per il suo modo di suonare vibrante e personale. Il momento cruciale arrivò tra il 1957 e il 1959, quando entrò a far parte della band di Charles Mingus, il leggendario bassista e compositore allora all'apice della sua creatività. Questa esperienza con uno dei giganti del jazz moderno fu fondamentale per affinare il suo stile e consolidare la sua reputazione.
Il periodo più prolifico di Parlan coincise con la sua collaborazione con Blue Note Records, dove divenne uno dei pianisti di casa più apprezzati. Tra il 1960 e il 1961, registrò sei album fondamentali come leader, inclusi "Movin' & Groovin'", "Us Three", "Speakin' My Piece" e il culmine di questa serie straordinaria: "Up & Down".
Registrato nel 1961, "Up & Down" rappresenta la perfetta sintesi dell'approccio musicale di Parlan. L'album presenta una formazione quintetto che espande il suo affidabile trio - composto dal bassista George Tucker e dal batterista Al Harewood - con l'aggiunta di due giganti del jazz: il chitarrista Grant Green e il sassofonista tenore Booker Ervin.
La magia di questo disco risiede nell'alchimia tra questi cinque musicisti straordinari. Le sei composizioni che compongono l'album mostrano una coesione stilistica perfetta, dove l'approccio pianistico distintivo di Parlan si fonde magnificamente con il suono caldo e bluesy di Grant Green e la potenza espressiva di Booker Ervin. Il risultato è un hard bop di altissima qualità, caratterizzato da un'atmosfera dark e moodosa che ha reso questo album un classico intramontabile.
La ristampa di "Up & Down" nella Blue Note Tone Poet Series rappresenta il massimo dell'arte della rimasterizzazione jazz. Questa collana, curata per gli audiofili più esigenti, presenta alcune caratteristiche che la rendono unica.
L'album è stato rimasterizzato da Kevin Gray di Cohearent Audio direttamente dai nastri analogici originali, garantendo una fedeltà sonora straordinaria. Il vinile da 180 grammi è pressato presso RTI (Record Technology Inc.), considerata una delle migliori fabbriche al mondo per la qualità delle pressioni. L'album è presentato in eleganti copertine tip-on, che ricreano l'aspetto e la sensazione degli album originali Blue Note.
Horace Parlan ci ha lasciato nel febbraio 2017 in Danimarca, dove aveva vissuto per molti anni. La sua eredità va ben oltre i suoi numerosi album come leader e le sue partecipazioni come sideman con leggende del jazz. Parlan ha dimostrato che i limiti fisici possono diventare punti di forza creativi, e che la vera arte nasce dalla capacità di trasformare le sfide in opportunità espressive.
La sua influenza si estende a generazioni di pianisti jazz che hanno imparato dal suo esempio che l'autenticità e la personalità musicale sono più importanti della perfezione tecnica convenzionale. Il suo stile, caratterizzato da un profondo senso del blues e del gospel, ha contribuito a definire il sound dell'hard bop degli anni '60.
In un'epoca in cui la musica digitale domina il panorama, la Blue Note Tone Poet Series ci ricorda il valore insostituibile dell'ascolto analogico e dell'oggetto fisico come veicolo di emozioni musicali. "Up & Down" di Horace Parlan non è solo un album, ma un viaggio nel cuore del jazz americano, guidato da un maestro che ha saputo fare della propria unicità la sua forza più grande.
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