La genesi di questo progetto affonda le radici nel marzo 1995, quando Jason Olaine - oggi Vice Presidente della Programmazione del Jazz at Lincoln Center - era direttore artistico del Yoshi's Jazz Club di Oakland. Aveva programmato Rubalcaba con il suo quartetto cubano per quattro serate, ma all'ultimo momento il Dipartimento di Stato americano bloccò i visti dei suoi compagni di band. Olaine, pensando velocemente, organizzò un duetto improvvisato con il sassofonista Joe Lovano.
"Gonzalo distrusse tutto, in modo bellissimo ed elegante", ricorda Olaine di quell'interpretazione di "Body and Soul" che lasciò tutti senza parole. Quella connessione musicale portò al celebrato album "Flying Colors" su Blue Note del 1997 e cementò l'impegno di Olaine verso l'arte di Rubalcaba.
Nel corso degli anni, Olaine continuò a supportare la carriera di Rubalcaba, programmandolo in varie formazioni, incluso un quartetto con Dave Holland, Chris Potter ed Eric Harland ai festival di Monterey e Newport. Nonostante le performance straordinarie, la registrazione del Monterey Quartet ricevette attenzione limitata - un'opportunità mancata che Olaine era ansioso di ripetere.
Nel 2022, Olaine propose di riunire Rubalcaba, Potter, Grenadier e Harland per uno speciale engagement al Dizzy's Club. "Sentivo che questa era un'opportunità per riaccendere qualcosa di incredibile", spiega Olaine. "Tutti furono pagati allo stesso modo - si trattava puramente di fare grande musica."
Chiamato "First Meeting", il gruppo si riunì per una breve prova il 21 agosto per decidere il repertorio, che comprende un brano originale di ciascun membro, oltre a "500 Miles High" di Chick Corea e "Con Alma" di Dizzy Gillespie. Quest'ultimo aveva un significato personale per Rubalcaba, che lo aveva registrato con Gillespie stesso all'Avana nel 1985.
"Volevo sentire come suonavamo insieme e vedere come avremmo condiviso lo spazio", dice Rubalcaba. "La nostra comunicazione era facile e fluida. Quello che sentite nell'album è come l'abbiamo suonato insieme qui e ora."
La magia di questo incontro risiede nell'approccio collettivo all'improvvisazione. "Ogni persona in questa band può creare fuochi d'artificio in qualsiasi momento se vuole, ma quello non era l'obiettivo", spiega Potter. "L'obiettivo era fare della musica seria insieme, dove il linguaggio jazz è ora."
Eric Harland aggiunge: "Abbiamo affrontato la musica diversamente ogni sera, conoscendoci organicamente. La bellezza della band è che tutti hanno portato se stessi, e nessuno è stato respinto."
L'album documenta l'ultimo set del sabato sera, ma come racconta Olaine: "Ero lì per ogni set, ogni momento di quegli spettacoli. Se avessimo avuto il budget, avremmo registrato ogni sera."
Tre anni dopo la registrazione e alla vigilia della pubblicazione dell'album, il gruppo rimane ansioso di riunirsi. Quello che iniziò come un incontro singolare è ora diventato un evento musicale magistrale e continuo, con altri spettacoli programmati per tutto il 2025 e il 2026.
"First Meeting: Live at Dizzy's Club" rappresenta la diciassettesima pubblicazione di Rubalcaba per 5Passion Records e documenta un momento straordinario nel jazz contemporaneo, dove quattro maestri della musica si incontrano per la prima volta creando magia pura attraverso l'improvvisazione collettiva.

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