The Jazz Baroness: La patrona del bebop

Nel panorama dei documentari jazz, "The Jazz Baroness" di Hannah Rothschild occupa un posto speciale. 

Non è solo un ritratto di una mecenate, ma l'indagine di una pronipote alla ricerca della verità su una delle figure più enigmatiche nella storia del jazz: Pannonica de Koenigswarter, detta semplicemente "Nica".

Nata Kathleen Annie Pannonica Rothschild nel 1913, Nica apparteneva al ramo londinese della leggendaria dinastia bancaria. Il suo nome, ispirato a una specie di farfalla scoperta dal padre entomologo, sembrava predestinarla a una vita di metamorfosi. 

Ma nessuno avrebbe potuto immaginare che questa baronessa inglese sarebbe diventata la "patrona del bebop", abbandonando il suo mondo dorato per i club fumosi di New York.

La svolta arriva nel 1948 durante un viaggio a New York, quando Nica sente per la prima volta "Round Midnight" di Thelonious Monk. È un colpo di fulmine musicale che cambierà per sempre il corso della sua vita. Da quel momento, la baronessa diventa una presenza costante nella scena jazz newyorchese, sviluppando un'amicizia profonda e duratura con il geniale pianista.

Hannah Rothschild, filmmaker e discendente della stessa famiglia, si è trovata di fronte a un enigma familiare. La figura di Nica era avvolta nel mistero, quasi rimossa dalla memoria ufficiale dei Rothschild. Il documentario, prodotto dalla BBC nel 2009, nasce proprio da questa ricerca personale: cosa aveva spinto una delle donne più ricche d'Europa a dedicare la sua vita al jazz?

La regista non pretende di risolvere completamente il mistero, ma attraverso interviste con musicisti come Quincy Jones, Roy Haynes e Chico Hamilton, oltre a materiale d'archivio prezioso, ricostruisce un ritratto affascinante di una donna che sfuggiva alle convenzioni sociali del suo tempo.

Nica non era semplicemente una ricca dilettante del jazz. La sua casa nel New Jersey divenne un rifugio per musicisti in difficoltà, un luogo dove artisti come Charlie Parker, Sonny Rollins e soprattutto Thelonious Monk potevano trovare sostegno materiale e spirituale. Charlie Parker morì addirittura nella sua suite al Stanhope Hotel nel 1955, evento che segnò profondamente la baronessa.

Il rapporto con Monk, durato 28 anni fino alla morte del pianista nel 1982, rappresenta il cuore del documentario. Era un'amicizia platonica ma profondissima, basata su una comprensione reciproca che andava oltre le differenze di classe e razza. Monk le dedicò la composizione "Pannonica", immortalando così il loro legame nella storia del jazz.

"The Jazz Baroness" riesce nell'intento di restituire dignità e complessità a una figura spesso ridotta a semplice aneddoto. Hannah Rothschild evita sia l'agiografia che il sensazionalismo, presentando Nica come una donna ribelle che trovò nel jazz la libertà che il suo ambiente aristocratico le negava.

La qualità della produzione BBC si manifesta nella cura dei dettagli e nella ricchezza delle testimonianze. Il documentario non si limita a raccontare una storia d'amore per la musica, ma esplora temi universali come la ricerca di identità, la rottura con le convenzioni sociali e il potere trasformativo dell'arte.

Nica de Koenigswarter morì nel 1988, ma la sua eredità nel mondo del jazz rimane indelebile. Oltre a "Pannonica" di Monk, diversi musicisti le dedicarono composizioni, riconoscendo il suo ruolo fondamentale nel sostegno al bebop durante i suoi anni più difficili.

Il documentario di Hannah Rothschild non è solo un omaggio alla memoria di una donna straordinaria, ma un'occasione per riflettere su quanto il jazz debba a figure come Nica: patron illuminate che, al di là delle differenze sociali e culturali, seppero riconoscere e proteggere il genio artistico quando la società ufficiale lo respingeva.

In un'epoca in cui il mecenatismo culturale assume forme sempre più impersonali, "The Jazz Baroness" ci ricorda il valore dell'impegno personale e della passione autentica nel sostenere l'arte che verrà.

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