Andria suona jazz

Tre serate all'insegna della grande musica, dell'eleganza e delle atmosfere senza tempo animeranno la città di Andria con un appuntamento imperdibile del cartellone estivo "REstate ad Andria 2025".

Sotto la direzione artistica di Patty Lomuscio e Stefano Porziotta, la città si prepara a vibrare al ritmo del jazz, ospitando artisti di rilievo nazionale e internazionale.

L'evento è promosso dall'Assessorato alle Radici del Comune di Andria, con il sostegno di Puglia Culture e punta a valorizzare la bellezza dei luoghi più affascinanti del nostro territorio attraverso la musica.

Il 18, 19 e 20 luglio Andria proporrà tre serate di altissimo livello musicale: il 18 luglio – Chiostro di San Francesco – ore 20:30 "Dedicated to Nancy Wilson", omaggio alla grande cantante jazz americana; con Patty Lomuscio – voce, Vito Di Modugno – Hammond, Gaetano Partipilo – sax, Mimmo Campanale – batteria.

Il 19 luglio – La Guardiola – ore 20:30 "Unaware Beauty", viaggio sonoro tra jazz contemporaneo ed emozione pura con: Bruno Montrone – pianoforte, Giulio Scianatico – contrabbasso e Dario Riccardo – batteria.

l 20 luglio gran finale con una leggenda del jazz mondiale, Kenny Barron, uno dei più grandi pianisti jazz viventi. L'artista americano si esibirà in un contesto d'eccezione: Castel del Monte, patrimonio UNESCO e simbolo della Puglia, che diventerà palcoscenico per un'esperienza musicale indimenticabile. 

Kenny Barron, definito dal LA Times "uno dei migliori pianisti jazz al mondo" e da Jazz Weekly "il pianista più lirico del nostro tempo", porterà ad Andria la sua straordinaria maestria. NEA Jazz Master, Barron è rinomato per la sua capacità di incantare il pubblico con un tocco elegante e ritmi coinvolgenti, mescolando anima, grazia e un'irresistibile capacità di emozionare. L’ingresso al concerto è gratuito.

"Andria Suona Jazz" rappresenta molto più di un semplice festival musicale: è un'occasione unica per scoprire e riscoprire le bellezze del territorio pugliese attraverso il linguaggio universale del jazz. La scelta di ambientare alcuni concerti in location storiche come Castel del Monte sottolinea l'impegno degli organizzatori nel creare un dialogo armonico tra arte, cultura e paesaggio.