Andrew Hill Sextet Plus 10 - A Beautiful Day, Revisited

Palmetto Records ha recentemente reso disponibile in una nuova veste "A Beautiful Day, Revisited" con un remaster rinnovato, un'edizione estesa di un brano e una traccia bonus inedita, disponibile per la prima volta anche su vinile. 

Questa riedizione celebra uno dei documenti più significativi degli ultimi anni di carriera del leggendario pianista e compositore Andrew Hill, scomparso nel 2007.

"A Beautiful Day" fu originariamente un album dal vivo rivelatore nel 2002, una registrazione storica dal Birdland NYC che svelava un aspetto brillante e poco documentato della vasta visione artistica di Andrew Hill rappresentando il capitolo di chiusura della sua carriera, dove il compositore sembra esplorare nuove strade nel suo metodo compositivo.

Le registrazioni furono effettuate durante tre serate di gennaio 2002, catturando la magia di un ensemble che si dimostrò sia intimo che grandioso. La formazione, denominata "Andrew Hill Sextet Plus 10", combinava il sesto consolidato del pianista con un gruppo aggiuntivo di dieci musicisti, creando una big band temporanea di straordinaria qualità.

Il nucleo dell'ensemble era costituito dal sestetto abituale di Hill, lo stesso gruppo (principalmente) che suonò nel suo magistrale "Dusk" (Palmetto Records, 2000). Hill al piano, Marty Ehrlich su sax alto, clarinetto, clarinetto basso e flauto, Greg Tardy su sax tenore, clarinetto e clarinetto basso, Ron Horton alla tromba, Scott Colley al contrabbasso, e Nasheet Waits alla batteria. supportato da dieci membri aggiuntivi, oltre a virtuosi stimati come John Savage al flauto e sax alto, e un tubista.

Nonostante un grande reggimento di fiati, le figure riflessive al piano di Hill sono prominenti. Con la sua vasta gamma di trame e giustapposizioni disponibili, la big band si dimostra un veicolo ideale per la musica potente e inclassificabile di Hill. 

Il doppio album si apre con la sua composizione originale "Divine Revelation" che presenta sia Greg Tandy che Aaron Stewart ai sassofoni tenore, dando anche ad Andrew Hill diversi momenti per mostrare la sua brillantezza, non solo come compositore, ma anche come pianista. Il linguaggio compositivo di Hill, forgiato durante la sua collaborazione con la Blue Note Records negli anni '60, trova in questa formazione allargata nuove possibilità espressive. 

Il termine "Revisited" denota semplicemente il remix completo delle tracce, fornendo una versione più dinamica. Ora, questa versione remixata e rimasterizzata proveniente dalla Palmetto Records serve come una sorta di illuminazione, rivelando dettagli musicali più raffinati, espandendo le dimensioni sonore della registrazione e fornendo materiale aggiuntivo da quel concerto storico che non era incluso nell'edizione originale.

Questa è la prima volta che questo materiale è disponibile su vinile LP, e con la migliore qualità sonora mai raggiunta. Il lavoro di rimasterizzazione ha permesso di migliorare la chiarezza, offrendo agli ascoltatori una nuova prospettiva su questo documento fondamentale.

"A Beautiful Day, Revisited" si presenta come un documento essenziale per comprendere l'evoluzione artistica di Andrew Hill e la sua capacità di reinventare il linguaggio della big band jazz. L'album rivela nuove sfaccettature del genio del leggendario pianista e compositore jazz, confermando la sua posizione tra i compositori più originali e visionari del jazz contemporaneo.

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