Rhapsódija Trio - Di Visioni Musicali

Il Rhapsódija Trio presenta "Di Visioni Musicali", un nuovo progetto discografico che conferma la straordinaria capacità del gruppo di creare ponti musicali tra culture diverse. 

Questo affascinante mosaico musicale tra Est Europa, klezmer, rock e jazz rappresenta l'evoluzione naturale di un ensemble che da oltre tre decenni esplora le connessioni profonde tra tradizioni musicali apparentemente distanti.

Il trio è composto da tre musicisti di straordinaria versatilità: Luigi Maione alla chitarra e voce, Nadio Marenco alla fisarmonica, e Adalberto Ferrari a clarinetti, sassofoni e fiati etnici. 

Questa formazione rappresenta l'attuale configurazione di un gruppo che ha subito alcune modifiche nel corso degli anni, mantenendo però sempre salda la propria identità artistica.

Il progetto nacque nel 1993 a Milano, inizialmente con una formazione leggermente diversa che includeva Maurizio Dehò, la cui formazione musicale include studi presso la scuola gitana per violino di Budapest, testimoniando fin dalle origini il legame profondo del gruppo con le tradizioni musicali dell'Europa orientale.

"Di Visioni Musicali" propone "un viaggio sonoro affascinante che attraversa culture, stili e tradizioni. Perché la musica è uno straordinario strumento di connessione tra mondi diversi". Il progetto rappresenta un'evoluzione artistica significativa per il trio, che da sempre si distingue per la capacità di fondere elementi musicali provenienti da diverse tradizioni.

Le melodie tradizionali italiane vengono reinterpretate con passione attraverso composizioni originali, l'improvvisazione jazz e influenze etniche, creando un linguaggio musicale unico che trascende i confini geografici e culturali. Questo approccio conferma la filosofia artistica del gruppo, che vede nella contaminazione musicale una forma di arricchimento reciproco piuttosto che una semplice fusione stilistica.

Questa capacità di navigare tra diversi universi musicali si riflette anche nell'approccio compositivo, che spazia "dalla musica minimale, al nichilismo e alla insostenibile leggerezza delle atmosfere, rarefatte o incandescenti, che si respirano in certe composizioni del gruppo".

"Di Visioni Musicali" si inserisce in una discografia che include album significativi come "Stare Mèsto" e "Iatría", dove il trio aveva già dimostrato la capacità di portare l'ascoltatore "in un nuovo viaggio molto particolare, il cui itinerario è delineato nello sviluppo di varie espressioni musicali dalla musica popolare nel corso del tempo, senza trascurare escursioni nella musica contemporanea".

Il Rhapsódija Trio rappresenta "una di quelle felici combinazioni di circostanze che riunisce tre sistemi perfettamente indipendenti l'uno dall'altro, musicisti con background diversi, che si incontrano per formare un'ulteriore realtà spingendo avanti e indietro le scintille della creatività reciproca".

"Di Visioni Musicali" conferma il Rhapsódija Trio come uno degli ensemble più originali e significativi del panorama world music italiano. La capacità di creare connessioni tra tradizioni musicali diverse, mantenendo al contempo un'identità artistica riconoscibile e coerente, rende questo nuovo progetto un documento importante per chiunque sia interessato alle forme contemporanee di dialogo interculturale attraverso la musica.

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