Registrato nel 1977 e pubblicato nel 1981, pochi mesi dopo la morte di Evans, l'album segna l'ultima registrazione in studio dell'artista con il bassista Eddie Gomez e il batterista Eliot Zigmund e include splendide interpretazioni di "We Will Meet Again (for Harry)" e "B Minor Waltz (for Ellaine)".
In uscita il 3 giugno e già disponibile per il preordine, "You Must Believe in Spring" presenta una masterizzazione completamente analogica, incisa a 45 giri dai nastri originali da Kevin Gray presso la Cohearent Audio. Stampato su vinile da 180 grammi presso la RTI Record Technology, Inc. (RTI), l'album è presentato in un cofanetto di 2 LP in una confezione gatefold, con nuove note di copertina del giornalista musicale, autore e storico Marc Myers.
"You Must Believe in Spring" sarà disponibile anche in CD, audio digitale ad alta risoluzione e SACD, in esclusiva su CraftRecordings.com. L'audio delle versioni CD, digitale ad alta risoluzione e SACD è stato trasferito dai nastri originali utilizzando il sistema di riproduzione Plangent Processes ed è stato recentemente rimasterizzato dall'ingegnere del suono vincitore del GRAMMY Paul Blakemore.
Le edizioni CD, digitale e SACD includono tre tracce bonus tratte dalle sessioni, tra cui le interpretazioni del trio del classico di Cole Porter "All of You" e dello standard di Vincent Youmans "Without a Song". L'allegra "Freddie Freeloader", invece, vede Evans rivisitare i suoi primi anni come membro della band di Miles Davis. È interessante notare che la selezione non solo presenta una rara performance di Evans al piano elettrico, ma è anche l'unica traccia di "Kind of Blue" di Davis in cui il pianista non è apparso. Pubblicate originariamente nel 2003, tutte e tre le tracce bonus faranno ora il loro debutto in audio ad alta risoluzione, mentre i fan possono ora ascoltare in streaming o scaricare "Without a Song" su tutte le piattaforme digitali.
Uno degli artisti più influenti nella storia del jazz, Bill Evans (1929-1980) era noto per la sua interazione colloquiale nei suoi trii, le sue composizioni liriche e il suo approccio ineguagliabile al pianoforte. Il suo lavoro con Gomez e Zigmund in "You Must Believe in Spring" offre un brillante esempio di tutti questi aspetti.
All'epoca in cui registrarono l'album, nell'agosto del 1977, questa particolare iterazione del Bill Evans Trio aveva raggiunto il suo apice, dopo tre anni intensi di esibizioni dal vivo e uscite in studio (tra cui "Crosscurrents" e "I Will Say Goodbye" del 1977). Parlando con Marc Myers, Zigmund ricorda: "Avevamo raggiunto un alto livello di esecuzione colloquiale... Entro "Spring", avevamo catturato quella facilità di relazione reciproca".
Registrato in tre giorni presso i celebri Capitol Studios di Hollywood, l'album ha visto Evans collaborare con il leggendario produttore Tommy LiPuma, il cui ampio curriculum includeva, tra gli altri, Barbra Streisand, George Benson e Natalie Cole. Insieme, hanno selezionato una raccolta introspettiva di materiale che, come osserva Marc Myers, ha conferito all'album "un'atmosfera delicata e malinconica e una tenerezza da carillon". Tra questi, due brani originali di Evans profondamente personali: "B Minor Waltz (for Ellaine)", composto in memoria della defunta moglie di fatto del pianista, Ellaine Shultz, e "We Will Meet Again (for Harry)", scritto per il defunto fratello dell'artista. Due anni dopo, Evans avrebbe rivisitato quest'ultima composizione, designandola come title track della sua ultima registrazione in studio.

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