Billy Cobham “Time Machine” accende l’estate italiana

Andreas Lawen, Fotandi
CC BY-SA 4.0

Dopo aver infiammato il pubblico milanese a maggio, Billy Cobham torna in Italia con nuove date per il suo progetto Time Machine, una formazione potente e visionaria che porta sul palco il meglio della sua lunga carriera. 

Il leggendario batterista panamense, figura chiave della fusion e del jazz elettrico fin dagli anni ’70, sarà protagonista in due importanti festival estivi e in una data autunnale da non perdere.

Il primo appuntamento sarà l’11 luglio al Pisa Jazz Festival, manifestazione che ogni anno porta nella città toscana grandi nomi del jazz internazionale. Cobham sarà al centro di una serata che si preannuncia esplosiva, capace di mescolare groove, virtuosismo e memoria musicale in un flusso sonoro denso e coinvolgente.

Il giorno successivo, 12 luglio, la Time Machine approderà al Pescara Jazz Festival, una delle rassegne storiche del jazz italiano. Qui, nel suggestivo scenario adriatico, Cobham e la sua band daranno nuova vita a brani iconici del passato e a composizioni recenti, sempre con quell’approccio dinamico e sperimentale che lo ha reso inconfondibile.

L’ultima tappa italiana annunciata sarà in autunno: il 23 ottobre al Teatro delle Celebrazioni di Bologna, nell’ambito del Bologna Jazz Festival. Un ritorno importante in una città che ha sempre accolto con calore le grandi voci del jazz contemporaneo. Sarà l’occasione per ascoltare Cobham in una veste più raccolta, ma non meno potente, in uno spazio teatrale ideale per cogliere tutte le sfumature del suo linguaggio ritmico.

Con Time Machine, Billy Cobham non si limita a ripercorrere la sua storia: la reinventa, la trasforma, la mette in circolo con nuova energia. E lo fa con una band di altissimo livello, capace di accompagnarlo in un viaggio che non è solo un omaggio al passato, ma una corsa vibrante verso il futuro.

Chi ama il jazz che sa osare, che unisce tradizione e spinta innovativa, non dovrebbe lasciarsi sfuggire l’occasione di vederlo dal vivo. Perché quando Cobham è alla batteria, il tempo non scorre: esplode.

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