Bollani al Castello: un quintetto stellare nella notte milanese

dalla Pagina Facebook di Bollani

C’è qualcosa di magico nei concerti estivi a Milano, quando le pietre antiche del Castello Sforzesco si scaldano di note e la città si raccoglie, sospesa tra il giorno e la notte, per ascoltare. 

Il prossimo 16 luglio 2025, il Cortile delle Armi ospita una delle serate più attese di questa estate musicale: Stefano Bollani porta sul palco il suo nuovo Quintetto, una formazione che già dal nome promette imprevedibilità, ironia e bellezza.

Il pianista milanese, da sempre in bilico tra rigore jazzistico e libertà teatrale, ci ha abituati a progetti fuori dagli schemi. Ma questa volta si spinge ancora oltre, affiancandosi a quattro musicisti che sono veri fuoriclasse nei loro rispettivi ambiti: Jeff Ballard alla batteria, Larry Grenadier al contrabbasso, Vincent Peirani alla fisarmonica e Mauro Refosco alle percussioni. 

Una squadra transnazionale che mette insieme l’esperienza newyorkese con la raffinata scuola europea, l’improvvisazione jazz con la musica etnica, la delicatezza cameristica con la pulsazione urbana.

Bollani ha annunciato questo progetto quasi in punta di piedi, con un breve video social girato al pianoforte, nel suo stile ironico e confidenziale: “La grande novità è il Quintetto… e vi aspetto a Milano, con tante sorprese”. Parole che, se pronunciate da chi ha fatto della sorpresa il proprio marchio, suonano come una promessa elettrizzante.

Nel contesto della rassegna “Estate al Castello”, che ormai da anni trasforma lo spazio del cortile in un’arena culturale sotto le stelle, questa data si distingue per originalità. Non si tratta di un semplice concerto jazz, ma di un esperimento in tempo reale, una performance dove generi e stili si intrecciano, cambiano direzione, si contaminano. Come accade spesso con Bollani, il pubblico non è solo spettatore, ma parte del viaggio: si ride, si sogna, si resta spiazzati. E poi ci si ritrova, nel silenzio di una pausa, a respirare insieme la bellezza della musica.

Per chi conosce Bollani, non servono molte presentazioni. Per chi non l’ha mai ascoltato dal vivo, questa potrebbe essere la porta d’ingresso perfetta. Perché ogni concerto con lui è unico, irripetibile. E quando a suonare con lui ci sono artisti come Ballard (già al fianco di Brad Mehldau e Chick Corea), Grenadier (colonna della scena jazz contemporanea), Peirani (uno dei fisarmonicisti più originali d’Europa) e Refosco (collaboratore di David Byrne e Red Hot Chili Peppers), il risultato non può che essere un piccolo miracolo.

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