Nel corso di quattro decenni, Adderley ha contribuito a plasmare alcuni dei più grandi successi di Luther Vandross, tra cui “Superstar”, una ballata registrata per la prima volta nell'album Busy Body del 1983 e successivamente nel live Live at Radio City Music Hall del 2003.
A venti anni dalla scomparsa di Vandross nel 2005, Adderley ha deciso di reinterpretare questo brano come tributo e come punto di partenza per la sua carriera solista.
Accompagnato dal bassista Belden Bullock e dal batterista Steve Johns, Adderley ha trasformato “Superstar” da una ballata malinconica a una vivace samba brasiliana, conferendo al brano una nuova energia e vitalità.
L'album Took So Long includerà una selezione di standard jazz reinterpretati da Adderley, tra cui “Old Devil Moon”, “Con Alma” di Dizzy Gillespie, “You and I (We Can Conquer the World)” di Stevie Wonder e “(You Make Me Feel Like) A Natural Woman” di Carole King. Il brano che dà il titolo all'album è una composizione originale di Adderley, caratterizzata da un arrangiamento complesso nello stile di Burt Bacharach.
Nonostante la sua lunga carriera come direttore musicale e arrangiatore, Adderley ha deciso solo ora di intraprendere il cammino da leader nel jazz. Dopo la morte di Luther Vandross, ha scelto di concentrarsi sul jazz, un genere che aveva sempre amato ma che aveva messo da parte per dedicarsi alla musica R&B. Negli ultimi 15 anni, ha guidato vari gruppi in numerosi concerti nell'area metropolitana di New York, affinando le sue abilità improvvisative e preparando il terreno per il suo debutto come solista.
Nat Adderley Jr. è figlio di Nat Adderley Sr., celebre trombettista jazz noto soprattutto per il suo lavoro con il fratello Cannonball Adderley. Il padre ha rappresentato una figura fondamentale nella storia del jazz, contribuendo a plasmare il panorama musicale con il suo stile e le sue composizioni, lasciando così un'importante eredità che ha influenzato anche la carriera musicale di Nat Adderley Jr.
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