Al suo fianco sono Federico Giolito (contrabbasso) e Giovanni Nardiello (batteria), elementi indispensabili per la realizzazione di “Magma”, un lavoro che è il risultato di una relazione personale di reciproca fiducia, di una lunga frequentazione musicale e molto studio comune.
«Sono i pareri, le idee e perplessità condivise – racconta Esmeralda Sella – che hanno dato vita al nostro suono. La dedizione di Federico e Giovanni è stata per me un grande stimolo, un carburante che ha mantenuto vivo l'entusiasmo del costruire assieme. Sono stati un grande sostegno, specialmente durante la fase di costruzione dei brani. La liricità di Federico e la creatività di Giovanni abbracciano immediatamente le idee che propongo. Sono molto grata di poter collaborare con musicisti così sinceri, sostengo sia una grande fortuna averli incontrati!».
“Magma”, pubblicato da Auand Records, sarà disponibile in formato integrale, sia fisico che digitale, il 3 Ottobre 2025, pochi giorni dopo lo showcase alla European Jazz Conference di Bari (27 Settembre).
I primi tre singoli sono già disponibili su tutte le piattaforme digitali mentre i prossimi usciranno a cadenza mensile.
La composizione dei brani abbraccia un lungo periodo, da alcuni anni precedenti fino a pochi mesi antecedenti la registrazione dell'album.
«Ho scritto io la musica e spesso – confida la pianista – ho trovato suggestioni extra musicali. Ad esempio c'è un brano dedicato al pianista Luca Flores e alla sua storia. Un altro brano dal titolo “Cancro” è stato scritto dopo aver vissuto da spettatrice la sofferenza di un'altra persona riguardo alla malattia, senza avere avuto il coraggio di esprimerle il mio dolore e la mia vicinanza, dove le parole non sono arrivate ci ha pensato la musica. In questo album è sempre veicolo di un messaggio preciso, quasi come un'urgenza che desiderassi esprimere da tempo».
Al centro di “Magma”, come suggerisce il titolo stesso, si trova una miscela di grande energia musicale che scaturisce dalla relazione dialettica e narrativa tra improvvisazione e composizione.
«Ci basiamo – spiega Esmeralda Sella – su criteri compositivi semplici e da lì sviluppiamo la nostra storia. Storia che vive del momento presente e che non è mai espressa dal racconto di un solo narratore ma dalle singole individualità che interagiscono tra loro. Ci vuole tanto ascolto e pazienza, elementi per me fondamentali nella musica».
E conclude: «Tutto ciò si riverbera sulla percezione dell’ascoltatore. L'attesa durante la costruzione di un racconto tiene alta la tensione, l'ascoltatore percepisce il vuoto, l'incertezza e l'abbandono che proviamo noi stessi mentre suoniamo».

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