La sua perdita ha lasciato un vuoto incolmabile nella scena jazz di New York e in tutto il mondo. Fortunatamente, i suoi insegnamenti e la sua musica vivono ancora nei suoi studenti, colleghi e nelle sue registrazioni. È quindi con grande piacere e orgoglio che la Sunnyside Records presenta "The Call", una raccolta di performance soliste catturate e successivamente riscoperte dal tecnico del suono Matt Balitsaris.
Kimbrough era parte integrante della scena jazz newyorkese. Era un caro amico e collaboratore. Si è esibito in ensemble guidati da leader diversi e illustri come Maria Schneider, Ben Allison, Ted Nash, Matt Wilson, Jay Anderson e Kendra Shank, tra molti altri. Le composizioni originali di Kimbrough erano celebri quanto le sue interpretazioni di standard e canoni jazz, per le quali era molto stimato, soprattutto dopo l'uscita della sua prodigiosa registrazione dell'opera completa di Thelonious Monk su Monk's Dreams (Sunnyside, 2018).
Sebbene dirigesse e registrasse regolarmente con ensemble di ogni tipo, Kimbrough era anche stimato come straordinario solista al pianoforte. Oltre alle occasionali esibizioni soliste, Kimbrough ha registrato un album solista, Air (Palmetto, 2007). Questo rende l'uscita di The Call particolarmente gradita, in quanto si tratta di un altro programma di pianoforte solo su materiale vario, inclusi amati brani di Duke Ellington e Dizzy Gillespie, insieme alle registrazioni iniziali di brani che sarebbero diventati parti essenziali del songbook originale di Kimbrough.
Fortunatamente, i nastri erano in funzione quando Kimbrough entrò nel suo studio di registrazione preferito, il Maggie's Farm, nella contea di Bucks, in Pennsylvania, il 19 luglio 2010. L'ingegnere del suono Balitsaris catturò un intero pomeriggio di materiale, che in seguito riscoprì per questa pubblicazione.
Il programma inizia con una versione intricata di "Angelica" di Ellington, con il tocco alla Monk di Kimbrough che offre una visione unica del celebre standard del compositore. "Tin Tin Deo" di Gillespie viene rallentata in una ballata di una bellezza mozzafiato, delicata con un tocco di blues. Questa versione di "The Call" di Kimbrough offre la prima iterazione registrata del brano, che sarebbe diventato un punto fermo nel repertorio di Kimbrough e sarebbe stato pubblicato nel suo album del 2014, Quartet, per Palmetto. "I Loves You Porgy" di George Gershwin ha un ritmo drammatico, con Kimbrough che lascia che ogni nota risuoni e l'inflessione blues travolga l'ascoltatore, mentre Kimbrough trasforma con eleganza la cerebrale "From California with Love" di Andrew Hill in una ballata celestiale con un pizzico di brio.
Un altro brano che sarebbe apparso su Quartet, "November" di Kimbrough, è un brano cupo ma evocativo che evoca una passeggiata al freddo su foglie umide e cadute. Ellington viene rivisitato in "Reflections in D", un brano che Kimbrough aveva registrato con Kendra Shank nel 2000. Questa versione delicatamente risonante sembra una preghiera, mentre l'approccio di Kimbrough a "A Night In Tunisia" di Gillespie mantiene il ritmo propulsivo dell'originale ma con un giocoso tira e molla nel tempo.
Kimbrough crea una sorta di suite da "In a Sentimental Mood" di Ellington, esplorando variazioni della melodia, creando nuovi temi e spunti per l'improvvisazione. Infine, il programma si conclude con "Improvisation", un brano improvvisato spontaneamente che permette a Kimbrough di spaziare, con la sua creatività che non conosce limiti sulla tastiera che si estende. Sebbene Frank Kimbrough non sia più tra noi in carne e ossa, la sua eredità vive nella sua musica. Il suo dono ispiratore e musicale continua a illuminare fan e amici. The Call offre una gradita scoperta e un'ulteriore prova di quanto Kimbrough abbia donato al mondo la sua genialità.

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