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| Hreinn Gudlaugsson CC BY-SA 4.0 |
La notizia segna la fine di un'era significativa per uno dei più importanti programmi jazz negli Stati Uniti.
Moran, 50 anni, ha assunto la direzione artistica del programma jazz nel 2011, un anno dopo la morte del suo predecessore Billy Taylor.
Durante la sua gestione, ha trasformato il Kennedy Center in una delle principali destinazioni per il jazz contemporaneo, sviluppando programmazioni innovative e ospitando migliaia di artisti.
Il pianista texano, nato a Houston, ha iniziato a suonare il piano all'età di 6 anni. Dopo aver frequentato la High School for the Performing and Visual Arts di Houston, si è formato alla Manhattan School of Music di New York, dove ha avuto l'opportunità di studiare con il leggendario sassofonista Sonny Rollins.
Sotto la guida di Moran, il programma jazz del Kennedy Center ha raggiunto traguardi notevoli. Ha curato eventi di prestigio come il "NEA Jazz Masters Tribute Concert" del National Endowment for the Arts e Betty Carter's Jazz Ahead, una residenza per artisti emergenti di cui lo stesso Moran è stato allievo.
Il suo approccio innovativo ha portato sul palco non solo musicisti, ma anche "compositori, comici, coreografi, artisti performativi, skateboarder, registi, autori, illustratori, danzatori, fotografi, scultori, scienziati", come ha scritto nel suo post di addio su Instagram.
Oltre al suo ruolo al Kennedy Center, Moran ha mantenuto una carriera artistica di primo piano come performer internazionale. Ha composto le colonne sonore di film importanti come "Selma" e "13th", e nel 2010 è stato insignito della prestigiosa MacArthur Fellowship, spesso chiamata "genio grant".
Le dimissioni di Moran avvengono in un periodo di significativi cambiamenti per il Kennedy Center. Il centro, che riceve fondi federali, ha attraversato una fase di trasformazione con l'insediamento della nuova amministrazione presidenziale. Altri artisti hanno lasciato o cancellato i loro impegni, incluso Lin-Manuel Miranda, che ha annullato una rappresentazione del suo "Hamilton" prevista per l'anno prossimo.
Nel suo messaggio di addio, Moran ha espresso gratitudine per l'incredibile staff che ha supportato gli artisti "dalla negoziazione al dopo spettacolo". Ha concluso il suo mandato simbolicamente durante il Juneteenth, la festa che celebra l'emancipazione dalla schiavitù negli Stati Uniti.
Il Kennedy Center, che comprende una Concert Hall da 2.465 posti, l'Opera House da 2.347 posti, l'Eisenhower Theater da 1.161 posti e il Family Theater da 320 posti, ha debuttato pubblicamente l'8 settembre 1971 e rimane uno dei centri culturali più importanti d'America.
Con la partenza di Moran, il mondo del jazz americano perde una figura di spicco che ha saputo coniugare innovazione artistica e accessibilità culturale, lasciando un'eredità duratura nel panorama musicale contemporaneo.

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