SUN RA: A Joyful Noise: un uomo venuto da Saturno

C’è qualcosa di profondamente disarmante e liberatorio nel guardare A Joyful Noise, il documentario diretto da Robert Mugge nel 1980 e completato nel 1983. 

Non si tratta semplicemente di un film su Sun Ra, ma di un’immersione nell’estetica e nella filosofia di un artista che ha vissuto davvero in un’altra dimensione – almeno spiritualmente, musicalmente, culturalmente. Il documentario non cerca di spiegare o razionalizzare il mistero di Sun Ra: piuttosto lo celebra, lo accompagna, lo lascia manifestarsi nella sua forma più pura.

Girato tra Philadelphia, Baltimora e Washington D.C., A Joyful Noise ci mostra un Ra in piena attività con il suo Arkestra, tra performance live, prove, improvvisazioni urbane e interventi “filosofici” rivolti alla telecamera. 

È un film che si nutre di gesti, suoni, colori e parole, alternando momenti di musica travolgente a riflessioni sul tempo, sul cosmo, sull’identità nera, sul potere della trasformazione artistica. È lo stesso Sun Ra a dichiarare, guardando dritto nell’obiettivo: "I’m not real. I’m just like you. You don’t exist in this society." Una frase che è tanto un pugno nello stomaco quanto una porta che si apre su un’altra dimensione di pensiero.

La musica è naturalmente al centro: il documentario è un piccolo scrigno di performance dell’Arkestra, catturate con una vitalità che comunica la tensione tra rigore e caos, tra swing ancestrale e visioni interplanetarie. Ma accanto alla musica, c’è il corpo di Sun Ra, la sua teatralità, la sua presenza magnetica: il modo in cui cammina, parla, indossa le sue vesti spaziali, dirige la band o legge una poesia è già una forma d’arte. Ogni scena è un frammento del suo universo, un universo che rifiuta la logica ordinaria per abbracciare la mitologia personale, la scienza-fantasia, l’utopia sonora.

Il regista Mugge sceglie con intelligenza di non intervenire troppo. Niente voce narrante, niente esperti che spiegano. Solo Sun Ra e l’Arkestra. È una scelta che paga: lo spettatore è invitato non a capire, ma a lasciarsi trasportare. Ed è forse questa la più grande lezione del film: per comprendere Sun Ra non serve analizzare, serve ascoltare, guardare, lasciarsi andare.

A Joyful Noise non è un documentario definitivo, né esaustivo – ma è uno dei ritratti più autentici mai realizzati su un musicista irripetibile. È un viaggio breve (poco più di un’ora) ma denso, che lascia il segno. È anche un prezioso documento storico, che cattura un momento in cui Sun Ra era ancora attivamente impegnato a scuotere il mondo a colpi di vibrazioni cosmiche. E soprattutto, è un’esperienza che ancora oggi parla con forza a chiunque voglia credere che un altro modo di vivere – e suonare – sia possibile. 

Nessun commento:

Posta un commento