Alla guida di un ensemble che include il rinomato pianista Yonathan Avishai (artista ECM) e il polistrumentista Yagel Harush (kamancheh, oud, ney), Levitt esplora melodie tradizionali ebraiche e composizioni originali che uniscono antiche tradizioni con l'espressione contemporanea.
"Shir Yedidot" (Canti d'Amicizia) crea un paesaggio sonoro immersivo in cui nigunim (melodie chassidiche senza parole) secolari trovano nuova vita attraverso arrangiamenti ponderati ed esecuzioni piene di sentimento. L'album esplora melodie che sono state adornate da preghiere e lacrime per duemila anni, studiate con uno dei maestri più rispettati della tradizione.
"A volte il carattere etnico delle esecuzioni tradizionali può oscurare la pura essenza musicale di questi brani", osserva Levitt. "Questo album intraprende una strada diversa, senza spogliare la musica delle sue radici né forzarla in una cornice moderna, ma lasciandole trovare un suo nuovo spazio."
Mixato da Stefano Amerio (noto per il suo lavoro con la ECM Records), questo album prosegue l'esplorazione di Levitt di una musica soul e meditativa, dopo le sue acclamate collaborazioni con Gilad Hekselman ("Why Ten?"), Peter Broderick ("River of Eden") e altri artisti di rilievo.

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